1. Certe cose una ragazza per bene non le fa!


    Data: 19/09/2023, Categorie: Etero Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... scrivere su di un foglio identico a quello che ho consegnato in bianco. Poi, mi sorride ed io mi sento un po’ sollevata. Lui prende in mano entrambi i fogli, quello della mattina e lo mette vicino a quello che ho appena scritto.
    
    «Vede la differenza? Questa è la verifica che avrebbe dovuto consegnare.»
    
    Lo guardo per un attimo, mi sento depressa, non so che fare, guardo per terra per lunghissimi secondi, in silenzio, in attesa di un verdetto che tarda ad arrivare.
    
    «Le faccio una proposta: diciamo che voglio aiutarti ancora. Ora potrei stracciare questo foglio e far finta che tu mi abbia consegnato quest’altro. Per farlo, voglio che tu sia gentile con me. Pensaci. Questo compito che hai - ho - fatto, ora merita 10 e l’ammissione sarebbe sicura. Mi hai capito?»
    
    Lo guardo e mi sembra di vedere un raggio di sole, che illumina il cielo. Farfuglio, fingendo di esser indecisa e confusa, mentre ho capito benissimo! Il porco, non solo non è gay, ma adesso vuole una lauta ricompensa! Mi guarda sarcastico. Intuisce che ho capito, ed aggiunge:
    
    «OK, solo che i giochi li conduco io: tu dovrai esser ubbidiente in tutto!»
    
    Accetto la sua implicita proposta, anche se mi ha spiazzato. Faccio cenno d’assenso col capo. Si avvicina, mi sbottona lentamente la camicetta, mi palpa le tette.
    
    «Belle! Mi sembravano più piccole, invece sono anche belle sode!»
    
    Me le massaggia con una certa bravura e subito mi procura brividi di piacere. Si abbassa fino a sfiorarmi i capezzoli con le ...
    ... labbra. Poi si siede su di una poltrona e mi fa sedere sulle sue ginocchia, a gambe aperte, mentre continua a leccarmi, strizzarmi le tette ed a tirami i capezzoli. Godo, ma cerco di non darlo a vedere.
    
    «Ti ho offerto un 10! Se lo vuoi, te lo devi meritare tutto! Pensaci bene: tutto significa nessun rifiuto!»
    
    Lo guardo e annuisco, pensando che, in fondo, la cosa mi sta davvero eccitando. Mi sbottona completamente la camicetta e mi aiuta a togliermela, mi slaccia il reggiseno, facendo schizzare fuori i seni: i capezzoli, prima compressi nell'indumento, ora sono eretti e duri. Li prende in bocca, me li morde, mi fa male e, nello stesso tempo, mi fa gemere di piacere.
    
    «Godi, troietta, che fra poco ti farò urlare di piacere!»
    
    Poi riprende a succhiarmi le tette, mentre la mano scende sugli slip, ne scosta i lembi e, con le dita, mi sfiora il sesso e si compiace nel sentirlo liscio e ben depilato. Mi rendo conto che è un porco incallito: sono adirata, soprattutto con me stessa, per aver ceduto al ricatto, ma sono anche eccitata. Mi sento esplorare la fica che è già fradicia e lui se ne compiace.
    
    «Mmmhhh, che bella fighetta stretta! Te la allargherò io, non preoccuparti! Alla fine, sarai cosi aperta che mi dirai grazie.»
    
    Mi masturba con estrema bravura ed io sento il mio corpo che risponde agli stimoli, con contrazioni sempre più convulse. La mia fica secerne un'ingente quantità di umori, che colano copiosi sulle dita del prof. Cazzo, mi sta facendo impazzire con ...
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