1. Chiusa una porta si apre un portone, parte 2


    Data: 18/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Difficilissimo, Fonte: Annunci69

    ... io ripresi a toccarlo e a stimolarlo ma senza affondare troppo la masturbazione perchè avrei voluto farmelo venire in bocca. Per facilitare il mio orgasmo iniziai a toccargli i piedi, cosa che mi eccitava particolarmente così lui, in preda ancora alla porcaggine da alcol, mi domandò se mi sarebbe piaciuto un bel footjob, cosa che ovviamente accettai. Estrassi il mio cazzo dal suo bellissimo culetto rotondo e morbido e mi misi seduto al suo fianco, lui si girò con il corpo in direzione mia e poggiò il suo piede sul mio pene. Dopo alcuni istanti in cui fece fatica a trovare sia ritmo che posizione giusta, finalmente ingranò nel gesto e rischiai davvero di impazzire di piacere. Al contrario di quanto facevo di solito, mi lasciai andare come stava facendo Mario, al piacere più intenso e iniziai a gemere e ansimare mentre ci guardavamo in faccia e lui mi incitava a venire. Sborrai sul suo piede come un cammello, provando un orgasmo intensissimo e fortissimo. Ora era il mio turno di farlo godere , sapevo della sua passione nel ricevere pompini e, pur dandolo per scontato, gli chiesi in che modo voleva venire. Invece, complice sicuramente l'alcol e l'eccitazione alle stelle, mi implorò di dargli il culo. Mai in questo mese Mario aveva voluto scoparmi da attivo, diceva sempre che a lui non piaceva ma stavolta era davvero deciso. Mi misi a pecora, nella stessa posizione in cui ero io pochi minuti prima. Mario si posizionò alle mie spalle e mi afferrò per i ...
    ... fianchi appena dopo aver fatto, con l'aiuto precedente della lingua e delle dita, in modo che il suo cazzo scivolasse nel mio buco del culo. Poggiò un piede sul sedile quasi a darsi più spinta e iniziò a fottermi con grinta. Scopava abbastanza bene, probabilmente abituato a quando si faceva le ragazze, tuttavie le non eccelse dimensioni del suo cazzo (circa 16 cm)mi permettevano di non provare alcun fastidio durante la penetrazione. Mario godeva e gemeva senza ritegno, non l'avevo mai visto così disinibito e la cosa obiettivamente mi piaceva molto. Il suo orgasmo non tardò ad arrivare, aumentò il ritmo della scopata e l'intensità dei suoi gemiti, poi si lasciò andare ad un urletto di piacere, scaricò tutta la sua sborra nel mio culo e poi si accosciò esausto sulla mia schiena. Rimanemmo poi abbracciati a baciarci e a coccolarci per diverso tempo, fregandocene dell'odore di sudore e di cazzo che c'era nell'ambiente. Solo quando mi accorsi che Mario stava per prendere sonno decisi di accelerare le operazioni per riportarlo a casa, ondevitare che mi si addormentasse nudo in auto. Lo aiutai, con qualche difficoltò, nel ritrovare tutti gli indumenti e nel rivestirsi, poi ci rimettemmo in marcia con la mia auto e lo riportai sotto casa. Era piuttosto tardi, di auto in giro non ce n'erano e quindi si concesse un rapido bacio con la lingua e un “ti amo” che mi permise di andare a dormire con una gioia che stava diventando sempre maggiore assieme a lui.... 
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