1. Io ci avevo creduto


    Data: 16/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    ... in intimo e poi la mia.
    
    Le sue risatine nervose e quando cessarono; l’avevo prima di allora, vista in costume da bagno molte volte, eppure vederla lì per me ora era del tutto diverso, comprensibilmente per entrambi direi.
    
    Fui gentile ed emozionato, la sfioravo come una rosa di cui si ha paura non di pungersi nelle sue spine, ma di sciuparne i petali.
    
    Quando finalmente nudi entrambi finimmo sopra il letto, incominciando una furiosa limonata, sperimentai tutta la timida curiosità delle sue mani che mi correvano indosso.
    
    Poco dopo fu lei a sperimentare le prime gioie del sesso che la mia bocca poteva regalarle tra le gambe, oh credetemi si era fatta una certa cultura di film porno, lo seppi dopo, piena di volontà volle poi ricambiare facendomi il suo primo pompino.
    
    Pur nella sua inesperienza, in quei denti che mi massacravano la cappella, vi era una gioiosa curiosità; le presi una mano e usai il suo dito a mò di joystick e lo leccai e succhiai esattamente come volevo che facesse con il mio cazzo, mi chiese solo se “doveva bermi”, le risposi che doveva fare quel che si sentiva.
    
    Alla fine mandò giù tutto, disse che non era così male, i suoi occhi brillavano di gioia nella semi oscurità della camera rotta solo da un paio di dozzinali abat-jours.
    
    Le insegnai ad infilarmi il profilattico, sembrava una scolara attenta e curiosa, mancava solo che pigliasse appunti.
    
    Ebbe solo un attimo di esitazione quando la presi per la prima volta, all’inizio non fu piacevole ...
    ... per lei, ci volle tutta la pazienza di cui fui capace e il controllo degli ormoni (di cui non sapevo di essere capace) per non farla schizzare fuori dal letto., ma finimmo il suo primo coito.
    
    E poi volle rifarlo dopo una mezz’ora circa e questa volta fu molto meglio, era decisamente copiosa nel suo piacere, tanto che all’inizio pensai si fosse pisciata addosso…
    
    Avevo ventisette anni e lei diciannove, lavoravamo insieme da due, ed io mi ero innamorato di lei, e l’avevo fatta mia finalmente.
    
    Fin qui tutto bene direte voi, quello che non avevo previsto era la sua curiosità il suo non averne mai abbastanza, che se da una parte mi divertiva e faceva godere come un matto, facendomi sentire un gran gallo, la spinse a guardarsi intorno ed ad attirare l’attenzione di un altro uomo.
    
    Lui era molto più grande di lei e persino di me, maturo quasi stantio mi parve, un errore che pagai caro.
    
    Di nuovo non fraintendetemi, tu non puoi rubare una donna, lei sceglie, e lui aveva più anni, più esperienza, più soldi (che credetemi non guasta) e proprio per entrare in competizione con lui, cambiai lavoro per cercare di migliorare la mia posizione, e all’inizio fu così.
    
    Lui iniziò un ingegnosa campagna di isolamento nei mie confronti che all’inizio contrastai brillantemente, ma poi , visti i mezzi superiori, non fui più in grado di arginare, così un weekend che lei era irreperibile in cuor mio seppi come solo poche volte hai la certezza delle cose, che era a letto con lui.
    
    Puoi ...