1. Una ulteriore prima esperienza


    Data: 15/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... moglie, si informò dei bambini, confidò ala moglie di avere desiderio di fare all'amore con lei e poi tornò alla biancheria. Non aveva più voglia di riporla o stirarla, aveva invece desiderio di toccare quei capi setosi, leggeri, delicati, di passarli non solo sulle gote ma anche sulle parti più sensibili della sua pelle. Si spogliò infatti per passarseli anche sul petto, sui fianchi, tra le cosce. Provò un piacere strano, nuovo. Era solo, libero di fare quello che voleva, lasciò che gli istinti zittissero le inibizioni da consuetudine, educazione, senso di normalità e si lasciò andare alle cose più strane per un uomo: spogliarsi del tutto davanti allo specchio grande della camera da letto e guardarsi nel riflesso mentre si appoggiava addosso, uno alla volta, quei capi, alla maniera che usano le donne in fase di acquisti, quando cioè, prendono vari capi e se li poggiano sul petto per farsi una prima vaga idea di come possono stare addosso e per decidere quali portare in camerino per provarli effettivamente.
    
    Non sapeva perché faceva queste cose, neppure se lo chiese, si lasciò semplicemente andare all'istinto, come fosse un innocente passatempo. Si guardava allo specchio per eccitarsi quasi a voler immaginare la moglie nel suo riflesso.
    
    Aveva sorriso vedendo i suoi attributi tutt'altro che femminili, ma non rinunciato all'illusione: aveva invece accavallato una gamba all'altra e si era messo di tre quarti davanti allo specchio per nascondere tutto l'apparato genitale ...
    ... e rendere quel riflesso il più effeminato possibile, sollevando anche il capo, spingendo il petto in avanti e le chiappe all'indietro.
    
    No, proprio la femminilità non c'era e fu allora che come preso da frenesia, fregandosene di logicità, normalità e quant'altro, aveva cercato anche altro nei cassetti e si era seduto davanti allo specchio per infilarsi con grazia femminea calze di nylon, purtroppo eccitandosi nel far questo.
    
    “Purtroppo” perché quel pene molto più che barzotto, quasi eretto guastava l'immagine di femminilità che Walter voleva vedere. Era meglio nasconderlo e dove di meglio che in uno slip della moglie che si affrettò ad indossare. Il riflesso anziché avvicinarsi alla femminilità si avvicinava al ridicolo: le gambe pelose oltre che muscolose e grosse alle caviglie, il pelo sul petto, le forme virili...no, no.. proprio non c'era nulla di attraente in quella visione. Eppure...., eppure quello slippino di finto pizzo che stringeva il suo apparato sessuale senza neppure nasconderlo, quelle calze che gli fasciavano le gambe così piacevoli da accarezzare così calzate, quegli indumenti lisci che continuava a passarsi carezzevolmente sulla pelle erano tutte sensazioni bellissime, nuove, piacevoli.
    
    Ma chi se ne doveva fregare della perfetta femminilità? Quel che sarebbe stato il risultato finale ormai non gli interessava più, l'importante era continuare quel gioco e, infatti, continuò. Prese i trucchi della moglie e si contornò gli occhi di nero, passò del blu ...