1. Una ulteriore prima esperienza


    Data: 15/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    Quante “prime esperienze” di natura sessuale ci sono nella vita!
    
    Walter per esempio, la prima esperienza in assoluto l'aveva fatta, come tutti, scoprendo che provava piacere nel toccarsi e allenandosi molto per imparare a toccarsi da solo in maniera eccelsa.
    
    La prima esperienza di un rapporto sessuale completo con una donna l'aveva avuto a circa sedici anni con una che aveva qualche anno più di lui, conosciuta mentre era in vacanza al mare con i suoi genitori. Era stata lei a prendere l'iniziativa e a condurre il gioco. Quella prima volta, a causa dell'inesperienza la prestazione era stata pietosa ma a renderla ancora più spiacevole era stata la scoperta, dopo solo poche ore, di essere stato usato dalla ragazza per far ingelosire un altro, l'uomo al quale quella stronza teneva davvero .
    
    La prima esperienza veramente degna di essere chiamata tale Walter l'aveva fatta con la donna che amava davvero, tanto che in seguito era diventata sua moglie.
    
    Era infatti già felicemente sposato da cinque anni e già padre di due bambini quando Walter fece una ulteriore “prima esperienza”: quella che sto per raccontarvi.
    
    I suoi suoceri erano andati in vacanza al mare, avevano affittato una casa per l'intera stagione.
    
    La moglie ancora in congedo per maternità, anche per far godere un poco di mare ai pargoletti, era andata da loro per un breve periodo lasciandolo da solo in città.
    
    Escluso il dispiacere di stare lontano dalle persone care, Walter non aveva altri disagi. Come ...
    ... tutte le coppie moderne anche lui si occupava delle faccende di casa insieme a sua moglie, perciò era in grado di rifare il letto, spolverare, pulire i pavimenti, prepararsi i pasti, mettere i panni in lavatrice, azionare questa, stendere il bucato, raccoglierlo una volta asciugato e via dicendo.
    
    Già! Il bucato.
    
    Quando sua moglie era partita aveva lasciato la lavatrice in funzione, lasciando a lui l'incarico di provvedere a stendere la biancheria per farla asciugare. Cosa che aveva diligentemente fatto prima di recarsi al lavoro.
    
    A fine giornata, dopo la consueta doccia, la preparazione e consumazione di una parca cena, nonché il riordino della cucina Walter aveva ritirato il bucato e si era messo a selezionare quella da stirare da quella già riponibile. Si era cosi ritrovato a maneggiare anche i delicati capi di biancheria intima di sua moglie, quelle minuscole mutandine di finto pizzo, i sensuali reggiseni, ma soprattutto, le morbide, lisce, leggere sottovesti di seta o qualche tessuto dai nomi strani che alla seta somiglia per leggerezza, delicatezza al tatto, scivolosità sulla pelle.
    
    Capi che parlavano della moglie e che lui accarezzò ed annusò come a cercare in essi tracce della sua donna, della quale aveva già nostalgia, desiderio anche fisico. Portò quei capi alla faccia, godendo della loro morbidezza, li annusò e se li passò sul collo, sulle braccia scoprendo quanto piacevole fosse sentire quel senso di liscio scivoloso sulla pelle.
    
    Subito telefonò alla ...
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