1. I Vizi Capitali : Invidia & Lussuria


    Data: 15/09/2018, Categorie: Feticismo Autore: Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    Dejà Vu.
    
    E' la sensazione più strana che si possa avere, come il prurito sotto la pelle che non si riesce a raggiungere.
    
    Certo, sto facendo di nuovo una cosa che pensavo di aver seppellito, vedo di nuovo il mio passato davanti a me nello specchio.
    
    E l'odore della candela alla vaniglia, lo facevo sempre, quando serate come questa erano la norma.
    
    Sono memorie però, vere, il dejà vu è una cosa diversa, è la sensazione di aver già raccontato i fatti miei a un pubblico immaginario davanti a uno specchio, ma non è mai successo.
    
    Uno specchio alto e stretto, occhi azzurri ? Non li ho di quel colore, anche la volta che provai le lenti a contatto li avevo fatti verdi.
    
    Più largo, coperto di vapore, un uomo con la barbetta ?
    
    Non sono io.
    
    Cosa vedo allora in realtà ?
    
    Martina, una donna, bella, è la mia immagine e vorrei poterla strappare fuori da quel vetro per scoparla.
    
    Porto i capelli molto corti per poter giocare con le parrucche, quella di oggi è tutta a extensions attorcigliate, dreadlocks, dovrò allungare le palpebre col kohl per fare pendant.
    
    Passo le mani sul viso, sulle spalle, gambe, non c'è un pelo. Ho risolto da tempo la questione con la luce pulsata su tutto il corpo, è stato il meno costoso dei tanti interventi estetici.
    
    Mordo le labbra, strizzo i capezzoli, so che sarà qua tra poco.
    
    Una volta c'erano due poppe splendide sotto i miei capezzoli. Eleganti, non esagerate.
    
    Si, perchè sono nato uomo, come testimoniano i pendagli tra ...
    ... le mie gambe, ma ho invidiato la bellezza femminile, ho voluto impadronirmene e diventare donna, essere io stesso quel che amo.
    
    E così mi feci installare le tette, per un periodo.
    
    Si, sono stato una travazza, ho fatto la vita, bella vita, e più cazzi di me li ha visti solo quello la che incrociavo sempre alla sauna, uno che andava in giro col metro da sarto per misurarli.
    
    Come si chiamava, che ne so.
    
    Fatto sta che a un certo punto ho cambiato idea, ho voluto essere quel che sono veramente, sono tornato in clinica e ho fatto rimuovere il silicone, sono un uomo, depilato, con le labbra carnose, ma indubbiamente maschio. Però mi trovo ancora en femme stasera.
    
    Per tagliare tutto il passato ho lasciato la città e mi sono trasferito in questo paesello, sono impiegato all'ufficio postale, e ho conosciuto una donna, non è bella quanto Martina, è più robusta, ma mi piace la sua compagnia.
    
    Ada è artigiana, fabbrica oggetti di legno e vetro, vende online e per questo è sempre in posta con i pacchi da spedire.
    
    C'è voluto poco a conoscersi e scambiare le prime battute, poi il colpo di grazia è stato quando di fianco alla pasticceria hanno aperto l'osteria nuova, i Peccati di gola, ci incontrammo li più volte all'ora di pranzo.
    
    Alla fine s'è pensato che tanto valeva condividere il tavolo e da li al letto il passo è breve.
    
    Ho però avuto la cattiva idea di confessarle tutto, speravo che mi capisse, di poter avere una vita normale con lei, come tutti.
    
    E che mi ...
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