1. Ho munto il toro.


    Data: 01/09/2023, Categorie: Tabù Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... immaginava che Thor fosse un possibile amante focoso, come se si trattasse del leggendario Minotauro, venuto lì nella sua stalla per portarle piacere. Ebbe un orgasmo che la stravolse, ma non si sentì soddisfatta. Ora, alla curiosità subentrava all’interesse accompagnato dal desiderio di Sara di provare a toccare quel grosso toro per vedere come avrebbe reagito al suo contatto. Voleva provare a sentire almeno nella mano la consistenza di quel membro cosi possente. Si avvicinò e cominciò ad accarezzarlo sulla schiena, ma non come si fa con gli animali di solito, ma più dolcemente provando un piacere particolare come se stesse accarezzando il corpo di un maschio, di un amante che al contatto col suo vello morbido e curato, vellutato, che le procurava sensazioni di piacere mai provate prima. Si eccitava a quel contatto a tal punto da farle sentire il piacere diffondersi in tutto il suo corpo ed arrivare dritto lì dove si stava bagnando. Si stava eccitando e le sue mani inconsciamente scendevano sempre più giù lungo le muscolose cosce del toro alla ricerca di un piacere che si faceva sempre più intenso e presente nel corpo e nella mente di Sara che ormai era completamente avvolta dal desiderio di quel grosso animale. Lo ammirava estasiata dalla sua forma cosi virile, possente, uno scettro del piacere! Quando lo impugnò ebbe quasi un orgasmo. Lo strinse un poco e il grosso membro del toro, si drizzò teso e rigido al contatto di quella manina che lo carezzava delicatamente e ...
    ... scorreva su è giù lungo quella nerchia dura e turgida. Era una sensazione incredibilmente bella e forte che quasi la stordiva. Continuò così fino a quando una sola mano non bastava più e dovette chinarsi in ginocchio per prendere anche con l’altra mano quell’enorme membro che seppur grosso sembrava sfuggirle per quanto era bagnato e turgido. Così ai suoi piedi si sentiva davvero vacca! Per reggerlo dovette afferrarlo bene tra le mani e stringerlo come se fosse una mammella e come era abituata a fare con le vacche, cominciò a strizzarlo facendo una leggera pressione dalla parte più sotto ai testicoli fin giù alla cappella. Era sconvolta dal piacere che provava a mungere quell’enorme nerchia che si irrigidiva sempre di più sotto i colpi di quella presa vogliosa.  Il toro se ne stava quasi immobile, facendo solo dei leggeri movimenti a destra e a sinistra con la coda che a volte giungeva delicatamente sul volto di Sara come se volesse carezzarla per mostrargli quanto fosse riconoscente di quel piacere che gli stava procurando. Sara in ginocchio sotto il toro afferrava con forza quel suo membro e lo mungeva affaccendandosi con foga, animata da desiderio e passione. Non resistette alla tentazione di assaporarlo. Si spinse più sotto di lui e lo avvicinò alla bocca. Il sapore era forte di selvatico ma buono. La posizione era troppo scomoda e alla fine desistette, ma continuò a segarlo mentre il piacere si diffondeva in tutto il suo corpo e la faceva sentire una di quelle vacche che ...