1. Adoro i cavalli


    Data: 01/09/2023, Categorie: Tabù Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... inebriava e mi faceva bagnare al massimo. Nuda, con le tette al vento, i capezzoli eretti, il culo a mandolino, le gambe semiaperte, tra le quali era finita l’altra mia mano, i capelli scuri tagliati all’altezza del collo, gli occhi lucidi per il godimento, mi sentivo davvero troia! Continuavo a tenere stretto in mano il cazzo del cavallo e continuavo a fare una gran sega, ero uno spettacolo da mozzare il fiato, tanto che entrambi si stavano furiosamente segando. Il desiderio di averlo in bocca mi ha fatto prendere la decisione di inginocchiarmi, proprio al di sotto del glande del cavallo, ed avvicinai la sua bocca al cazzo, aprendola al massimo. Solo sentire l’odore di selvatico, di sporco, mi ha quasi fatto godere all’istante. Le mie labbra avvolsero, per quanto possibile, la punta di quel cazzo. il contatto mi ha fatto bagnare ancora di più. Con la bocca piena al massimo di quella mostruosa verga Pino ha appoggiato una mano sul mio capo e me lo ha spinto all’interno delle mie labbra.
     «Prendilo tutto troia! Ingozzati di cazzo!»
    Sono rimasta un momento immobile, ho fatto un respiro con le narici, per poi iniziare un lento andirivieni della bocca sui primi dieci centimetri di quel cazzo: di più non ci entrava. Mi sentivo slogare la mandibola, ma questo mi eccitava tantissimo. Alternavo queste potenti pompate, che facevo con un risucchio proprio da troia, con leccate su tutto quel palo, da cima a fondo, ed arrivai a leccare le palle del cavallo, per poi tornare a ...
    ... rimetterlo in bocca riprendendo a spompinarlo. Ero inebetita dal piacere che stavo provando! Incapace di smettere! I due uomini si avvicinarono a me, staccandomi dall’animale. Pino si sdraiò a terra, sotto il ventre del cavallo, e mi ordinò di mettermi su di lui.
    «Sali su di me troia che ti impalo!»
    Ho sollevato il corpo e mi sono impalata su di lui e mentre mi sistemavo, il cazzo nella figa ormai sgocciolante di eccitazione, l’ho sentito arrivarmi fino in fondo rapidamente. Gino invece si piazzò dietro di me, e dopo avermi sfregato una mano sulle grandi labbra ancora umide, mi umettò il buco del culo, introducendo un dito, per poi sostituirlo con il suo cazzo, che riuscì ad introdursi abbastanza agevolmente nel mio culetto voglioso.
    «Piegati troia che te lo sfondo questo culo fantastico!»
    Gli ho dato il tempo di sfondarmi il culo, e così scopata ed inculata in doppia, mi sentivo terribilmente troia. I due cazzi mi martellavano all’unisono, sbattendomi da quella vera troia che ero. Ho urlato per un orgasmo devastante che mi ha squassato tutta.
    «Vengo bastardi! Sfondatemi che godo!»
    Per completare l’opera, all’apice del godimento, ho alzato la mano quel tanto che bastava per portarmi il cazzo del cavallo alla bocca e riprendere il mio pompino. Ora godevo e con più fretta lo succhiavo assecondando i godimenti che la mia fica ed il mio culo, invasi dai due stantuffi di carne, mi provocavano portando anche il cazzo che avevo in bocca prossimo a sborrare. La mia bocca era una vera e ...