1. La malizia di suor luana - sesto episodio


    Data: 10/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: apollo_dioniso, Fonte: Annunci69

    ... detto, è un fallo fuori dal comune! E' opera del demonio! E vedessi il fiume di sb.. di.. di.. che esce fuori!" "Taci sorella! Taci e vergognati, prostituta! Così ti sei fatta possedere da questo oggetto del demonio! Ma è incredibile...". Guardava fisso il mio cazzo e sembrava sbavare dalla voglia. Io mi feci coraggio e le dissi "Le piace, vuole toccarlo?" Suor Giovanna, che sembrava come imbambolata, stese la bacchetta di legno e mi diede qualche colpetto leggero sull'asta del pene, che vibrava durissima. Allora mi avvicinai un poco e le sfiorai la veste con la cappella, e lei incredibilmente non si spostava. Così avanzai ancora premendole sul ventre, e macchiandole la veste con qualche goccia di sperma. A quel contatto ansimò e mi guardò con lo stesso sguardo imbambolato: sembrava in lotta con se stessa, da un lato avrebbe voluto abbandonarsi ai sensi che la spingevano ad afferrare la mia verga protesa, dall'altro era frenata dal suo ruolo. Per saggiare quale fosse la sua disposizione, fissandola negli occhi, premetti ancora una volta sul suo ventre in ebollizione, e lei ansimò ancora più forte, tanto che sentii il suo respiro caldo sul viso.
    
    Prolungai il contatto e iniziai a sfregare lentamente contro il suo corpo il mio pene, che intanto si era insidiato fra le sue cosce e, sebbene ostacolato dalla bianca veste, era giunto ormai a contatto con il suo pube. La sua espressione, da algida e severa si era fatta morbida e sensuale, perfino di una sensualità sfrontata. Gli ...
    ... occhi languidamente semichiusi, la bocca aperta e la lingua che lottava per protendersi fuori con voluttà, gli spasimi sempre più forti che tradivano il piacere che stava provando. Era davvero come se la stessi possedendo. Poi, d'improvviso, si ritrasse di colpo e mi gridò "Stammi lontano, demonio! Non mi lascerò sedurre come questa sgualdrina!" Fece un balzo indietro, e per qualche istante nella sua veste, fra le gambe, rimase la piega lasciata dal mio pene, che ora restava lì davanti, con un rivolo di sperma che colava vistosamente.
    
    Suor Giovanna lo notò e subito diede uno sguardo alla veste, su cui aleggiava una larga chiazza di sperma, a ricordo del nostro contatto. La stuzzicai "Beh, possiamo quasi dire di avere fatto l'amore no?". Lei restò allibita, e sul suo viso che si era fatto rosso dalla vergogna scendevano rivoli di sudore. Sembrava davvero sul punto di perdere il controllo della situazione. Suor Luana la incalzò "Sorella, stai cedendo alle sue tentazioni, ti avevo avvisato. Tra poco sarai del tutto in sua balia, e io non potrò fare nulla, dato che sono costretta a questo palo. Liberami, ti scongiuro!". Ma suor Giovanna, sforzandosi di mantenere il suo contegno, la zittì all'istante "Taci, io non sono come te. Non è successo proprio niente, se non che questo demonio mi ha insudiciata tentando di insinuarsi nel mio corpo. E ora attento, serpe demoniaca, fai quello che ti dico! Avvicinati al corpo di suor Luana, forza!".
    
    Sorrisi e feci come mi aveva comandato, ...
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