1. Più soldi, please


    Data: 04/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Urcaloca, Fonte: Annunci69

    I soldi se ne vanno via come l’acqua già di per se, ma se hai certi gusti il dissesto economico è assicurato; avevo preso gusto a frequentare saloni di massaggi. Dopo alcune delusioni con i centri gestiti da cinesi che alcune volte a malapena ti toccavano il cazzo, non si facevano sborrare addosso e per succhiartelo dovevi tornare a pagare, ero incappato in uno studio “fisioterapico “ molto frequentato e condotto da italiane che si facevano indubbiamente pagare, ma erano fighe, gentili e molto accondiscendenti a soddisfare le tue fantasie; nonostante il sesso completo restasse tabu, si potevano comunque passare delle mezz’ore divertenti.
    
    Soprattutto quando era di scena Valeria, sicuro nome d’arte di una ragazza simpaticissima dalle tettine e dalle movenze provocanti. La sua voce era poi una vera armonia, in parole povere mi piaceva e con lei avevo gettato già un bel mucchio di soldi.
    
    Quando entrava, si toglieva il camice bianco, si abbassava gli slip e indugiava con il reggiseno facendoti vedere le tette in un ‘agonia di eccitazione mentre eri a pancia sotto, tutto sembrava piuttosto che una seduta di terapia.
    
    Cominciava a passarti le mani sulle chiappe, poi diceva qualcosa di osceno all’orecchio mentre ti prendeva i coglioni da dietro per poi assumere un atteggiamento professionale fino a quando non decideva di girarti.
    
    Era quello il momento dei desideri: pompino, pioggia di olio con relativo scivolamento corpo su corpo fino all’eiaculazione. A volte la ...
    ... passione mi spingeva a chiedere qualcosa di più coinvolgente, come farmi pisciare in bocca, farmi riempire di sputi mentre mi diceva che razza di merda fossi, torturarmi mentre mi dava dei baci continui senza lingua portandomi alla follia fino a bagnare di sborra le sue dita che poi mi infilava in bocca perché le leccassi.
    
    Ogni volta nel massimo dell’eccitazione la imploravo di farsi fottere, pur di scoparla in quel momento mi sarei venduto schiavo e lei conscia del proprio potere arrestava l’esecuzione della sega o della pompa raccontandomi di quel che aveva fatto al cliente precedente.
    
    Ovviamente il cliente precedente era credo una figura retorica, individuo mitologico con un cazzo oversize e sborrata da idrante. Avrete capito che con una così ero come un topolino davanti al gatto, ogni settimana aveva un modo diverso per intrattenermi e svuotarmi le palle.
    
    Un ennesimo pomeriggio eccomi di fronte al portone del palazzo dove esercitavano Valeria e le sue amiche, avrei voluto sorvolare e tornare a casa, c’ero quasi riuscito ma mentre svoltavo l’angolo intravvidi Valeria entrare nel portone, era dunque appena arrivata.
    
    Fantasticavo di lei fresca di doccia nello spogliatoio del centro, indossare la lingerie più provocante per poi coprirla con un camice, una volta ricordo si era divertita a stimolarmi usando uno stetoscopio con cui mi tormentava le palle, strofinava la parte lucida e fredda sul glande mentre con voce neutra e dottorale mi annunciava che stava uscendo la ...
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