1. Smorfia allarmata


    Data: 03/09/2018, Categorie: Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... d’impugnare nuovamente il suo giocattolo per rimetterlo nella vecchia posizione:
    
    ‘Dimmi una cosa, perché non t’avvali di questo bel fusto per farti baciare proprio lì di sotto?’ – indicò Monica, che aveva ripreso il suo ritmo.
    
    Virginia s’allungò su di me con la testa all’altezza del mio ombelico, e spalancando le gambe s’avvicinò alla mia bocca cercando il contatto con la mia lingua:
    
    ‘No, non così, ora dispongo e decido io miei cari. Stabilite di liberarmi all’istante e seguitiamo a divertirci, diversamente mi blocco e terminate di divertirvi da sole’ – ingiunsi io con la voce incerta, per causa dei colpi di Monica e delle grosse labbra della fica di Virginia che sfioravano la mia bocca.
    
    Da parte di loro due non ci fu nessun riscontro, in quanto m’accorsi che si stavano baciando. L’una cavalcioni sul mio viso, l’altra ben ancorata al mio cazzo, appoggiandosi con le mani sul letto giocavano con le loro lingue. In quel mentre acchiappai il clitoride di Virginia fra le mie labbra e cominciai a stringerlo, Monica nel mentre si fermò e scese dal letto, mi slegò i lacci dalle caviglie, mentre Virginia che si era girata verso di me provvedendo a liberarmi dei legacci che m’imprigionavano i polsi. In quel momento avevo sia le gambe che le braccia indolenzite, a rilento mi sollevai in posizione seduta scendendo dal letto:
    
    ‘Dove credi d’andare? Non abbiamo ancora finito’ – sbottò Monica. Virginia mi seguì in bagno, chiuse la porta alle nostre spalle e m’abbracciò con ...
    ... vigore.
    
    ‘Ti chiedo scusa mio caro, non ti sarai per caso risentito? E’ un gioioso gioco, non trovi?’ – fu la soave risposta di Virginia, la mia ragazza.
    
    ‘Per niente, sta’ rilassata, &egrave stato un bello spasso, ma adesso &egrave giunto il mio vizioso turno. Tu mi darai un supporto, Monica finirà nella mia posizione’ – le enunciai io baciandola.
    
    Rientrammo abbracciati in camera, Monica era distesa, io mi ero portato un canovaccio per togliermi dalla pelle tutto quell’unto, Virginia si fermò ai piedi del letto:
    
    ‘Che cos’avete in mente?’ – proclamò Monica con l’espressione leggermente guardinga.
    
    Io mi collocai lestamente su di lei ricoprendola di baci, iniziai dall’ombelico e salii fino ai seni, alle spalle e al collo, il suo corpo morbido s’adattava alle mie carezze, e sulle labbra sentivo l’unto dell’olio che aveva un pessimo olezzo, sennonché doveva ben presto diventare il mio pezzo forte. Dopo allungai le sue braccia oltre la testa cercando di baciarla e leccarla sotto le ascelle, mentre Monica restava statica con le braccia divaricate. Virginia s’avvicinò e cominciò a baciarla dalla parte opposta risalendo dai fianchi alle ascelle. In un baleno le afferrammo i polsi infilandoglieli nei due lacci, che erano rimasti pendenti dalla testata del letto e stringendo subito le fibbie:
    
    ‘Ecco, adesso ho compreso tutto, siete dei veri arroganti e sfrontati, degl’infidi e sleali codardi individui, complottavate tutta questa roba qua’ – fu l’immediata replica di Monica, ...
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