1. L’estate di Martina


    Data: 31/08/2018, Categorie: Autoerotismo Autore: franny, Fonte: RaccontiMilu

    ... capezzoli, sul suo collo. Una mano le sorregge la gamba e l’altra le strizza una natica. Martina stringe sue braccia attorno a Carlo e sottolinea il suo nuovo orgasmo con un urlo liberatorio e con le unghie piantate nella di lui schiena. Carlo continua ancora un po’ il suo movimento poi sfila il cazzo e lascia fuoriuscire una copiosa sborrata sull’ombelico di Martina.
    
    Ora l’abbraccia e in affanno le sussurra ‘Sei stupenda tesoro, spero tu voglia approfondire la nostra amicizia’. Martina non risponde, non direttamente almeno, ma fa rispondere alla sua lussuria ancora inappagata.
    
    Si passa un dito sullo schizzo di sperma e se lo porta alla bocca.
    
    Martina si richiamò alla realtà ‘ Riprese ad avanzare lentamente ‘ Si spinse al centro della stanza.
    
    Ad un tratto la luce si spense. Per un breve istante rimase immersa nell’oscurità. Poi dal buio emerse la fioca luce di una candela.
    
    Non poté non notare subito Carlo che reggeva la candela completamente nudo. Con quella luce saltellante tutto sembrava assai più misterioso.
    
    Non ebbe un idea romantica della situazione. Il suo raziocinio l’aveva chiuso in un angolo e non aveva intenzione di lasciarlo libero.
    
    ‘Spogliati’ esordì lui. La sua voce bassa rimbombò nel silenzio della stanza. Aveva un che di perentorio. Questo la eccitava.
    
    Lentamente si portò la mano all’allacciatura del reggiseno. Con grazia lo lasciò cadere dinnanzi ai suoi piedi.
    
    Si palpeggiò lentamente i seni, stimolandosi con le dita i capezzoli fino ...
    ... a farli diventare turgidi. Fece scendere le mani lungo i fianchi, lentamente fino a trovare l’elastico del perizoma. Si girò di schiena per mostrare a Carlo il suo culo. Mentre cominciava lentamente a sfilarlo. Lo fece scendere fino alle ginocchia e si volto mostrandosi completamente a lui.
    
    ‘Sei meravigliosa piccola’ si lasciò andare lui, rompendo il silenzio.
    
    Martina finii di sfilarsi il perizoma. Faceva scivolare le sue mani lentamente sul suo corpo. Voleva che lui la desiderasse, quasi sbavasse per lei.
    
    Continuava la sua danza senza musica, lasciava che le sue dita scivolassero sul suo corpo. Assaporava ogni istante, sperava che il desiderio in lui si accendesse come ora stava bruciando dentro di lei. Lui abbandonò la candela su un piccolo tavolino ovale. Le si fece incontro e Martina notò con soddisfazione che aveva già il cazzo in erezione.
    
    ‘Inginocchiati’ le disse Carlo, mentre con una mano si scappellava il suo arnese. ‘inginocchiati e succhiamelo’ aggiunse portando il ventre in fuori, mettendo un ulteriore accento su quello che si aspettava da lei.
    
    Martina si accovacciò in ginocchio ed incominciò a leccare lentamente il cazzo. Prese a leccarlo come se si trovasse dinnanzi ad un cono gelato. Leccate lente e profonde. Percorreva lentamente la sua asta, soffermandosi maggiormente nei punti in cui lo sentiva mugolare. Si spinse fino alle sue palle, le lecco a lungo mentre con una mano lo segava. Lui mandava dei rantoli di approvazione. A quel punto si tirò ...
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