1. Esibizionista per gioco.


    Data: 20/08/2022, Categorie: Prime Esperienze Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Elisa, ho trent’anni, sono sposata con Daniele che ha la mia stessa età. Siamo sposati da tre anni, dopo due di fidanzamento. Lo conoscevo già dai tempi del liceo, ma poi ci eravamo persi di vista. L’occasione per un nuovo incontro fu il matrimonio di mia cugina: lui era fra gli invitati dello sposo. Per la cerimonia mi ero vestita con un bell' abito, molto sensuale ed avvolgente, che faceva risaltare le mie curve, il mio culetto tondo e sodo, nonché la mia quarta di seno, che si gonfiava ogni volta che un maschio ci poneva lo sguardo. Ho belle gambe, anche se sono alta solo un metro e sessantacinque; ho i capelli neri che avevo raccolto in una acconciatura particolarmente elaborata, che metteva in risalto il mio collo e le spalle nude. Quando ho visto Daniele, mi son subito sentita bagnare fra le gambe. Era decisamente uno dei ragazzi più belli della festa e molte altre invitate se lo mangiavano con gli occhi. Mi son sentita sfidata, lo volevo solo per me ed ho cominciato a provocarlo. All’inizio faceva il sostenuto, cercava di snobbarmi, ma, alla fine della giornata, eravamo a letto insieme. Mi ha scopato molto bene, ho goduto molto, mi ha fatto piacere succhiargli il cazzo e farmi sborrare in gola. Da sposati, la nostra vita sessuale ha preso subito una piega decisamente bella. Con lui le mie gonne sono diventate MOLTO corte, i tacchi MOLTO alti e le camicette, o meglio la mia quarta di seno, MOLTO in vista. All’inizio la cosa mi infastidiva un poco, ma, col ...
    ... tempo, ho imparato ad apprezzare il fatto che eccitavo i maschi che mi guardavano e, ben presto, mi sono scoperta una fervente esibizionista. Certo, con Daniele facevo un poco la preziosa, ma solo per farmi supplicare; diciamo, per avere una scusa per esser più puttana. La mia prima reale esibizione in pubblico, l’ho fatta quasi senza rendermene conto. Un pomeriggio mi ha portato in un'ansa del Ticino, dove c’è una piccola spiaggia. La giornata era calda, il sole scaldava i nostri corpi, lui mi stava spalmando la crema solare, quando mi ha fatto togliere la parte di sopra del costume, sostenendo che il segno bianco non era bello da vedere sul seno. Così, in topless, ha cominciato ad eccitarmi e io, languidamente, mi sono lasciata toccare. Ero un lago fra le gambe. Lui mi masturbava dolcemente 
    e, alla fine, l’ho implorato di scoparmi.
    «Ti voglio! Prendimi!»
    Ero eccitata così tanto che le mie grida hanno attirato l’attenzione di un signore, che stava prendendo il sole nudo poco distante, ma coperto da alcuni arbusti. Dopo ho scoperto che quel posto era una spiaggia nudista e la cosa mi ha eccitato ancora di più. Daniele prima mi ha infilato il cazzo in gola e, mentre lo stavo succhiando di gusto, ha notato il tizio che si stava segando, lì vicino.
    «Succhiami! Si! Che gran pompinara, che sei! Dai, che ti sfondo anche la gola!»
    Ero un lago! Mi sentivo chiamare troia, puttana e questo, da sempre, mi ha eccitato, ed a maggior ragione in quel momento che, giratami, ho visto il ...
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