1. Troia per vocazione. 03


    Data: 26/07/2022, Categorie: Tabù Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... ruvida mi mandò subito visibilio. Ebbi un orgasmo all’istante che urlai a piena voce. Lui soddisfatto si alzò e mi piantò il cazzo dentro senza tanti complimenti. 
    «Tieni! Prendilo tutto mia piccola troia! Ti sfondo! Uuuhmm che goduria!»
    Inizio ad andare avanti e indietro con un movimento lento, profondo, continuo, e ben presto riuscì a farmi a godere. Lo incitavo a scoparmi sempre più forte e più in profondità. In un momento si accese una vera orgia, che andò avanti sino all’alba, e poi che aveva nevicato tanto restammo tre giorni lì con loro durante i quali scopare fu il nostro unico passatempo. Tutte venimmo prese in tutti i modi, anche in doppia, perdemmo il conto delle sborrate, ma ricordo quel Capodanno come il più bello mai passato. Dopo questa esperienza, il cazzo divenne l’unica ragione di vita. Ne prendevo ad ogni occasione, senza limiti, come quando per i miei diciotto anni mi regalarono una vacanza in Kenya.  In sette giorni presi tanto di quel cazzo nero che al ritorno camminai a cosce larghe per una settimana.  Qualche tempo dopo in occasione del compleanno di Marco andammo in un club privè.  Subito appena entrata nel locale mi ritrova a lesbicare con una bionda molto bella. Il tempo di mettere in tiro un po’ di cazzi che esplose la gang, molti uomini, e poche donne. Non mi ricordo nemmeno quanti ne presi, tanti di sicuro. Quando stavamo uscendo ci raggiunse la bionda con il suo uomo, e dopo averci fermato prese a parlarci.
    «Ti ho osservata tutta la sera, ...
    ... mi piaci, sei anche più troia di me. Mi chiamo Marina, e lui è Paolo mio…e a bassa voce disse; …. fratello.»
    L’ho guardata, e dopo aver incrociato lo sguardo di mio fratello, ho fissato i miei occhi nei suoi mentre le rispondevo e completavo le presentazioni.
    «Io sono Irma, lui è Marco e pure lui è mio fratello!»
     Da quel momento diventammo inseparabili, tanto che sei mesi dopo decidemmo di mettere su casa insieme e sposarci. Loro non avevano problemi economici essendo figli di un industriale con fabbriche ed interessi in molti campi, e poiché mio suocero abbastanza anziano, ci fece una proposta assolutamente irrinunciabile.
    «Se, voi due mi date un nipote prima che muoio, io vi faccio un deposito in banca tale che non dovrete lavorare per il resto della vostra vita.»
     Io e Marina non ci pensammo su due volte. Il mese dopo entrambe decidemmo di sospendere la pillola e cominciammo a scopare solo con mio marito, e mio fratello. Chi dei due ci riempiva non ce ne   importava nulla, tanto per noi era tutto in famiglia, e il mese successivo eravamo tutte e due pregne. Ironia della sorte io di due gemelli maschi, lei di due gemelle femmine. La cosa risultò normale visto che sia nella mia che nella sua famiglia i parti gemellari erano una consuetudine.  Partorimmo quasi insieme, i miei ragazzi sono nati al mattino e le sue alla sera dello stesso giorno, oggi Roberto, e Sandro anno quasi ventidue anni, e io e Marina li abbiamo cresciuti a modo nostro, “svezzandoli “bene insegnando ...