1. Troia per vocazione. 03


    Data: 26/07/2022, Categorie: Tabù Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    «Guarda qui bella mia! Questa è una terza perfettamente su, non mostra nessun cenno di cedimento.»
    Detto questo si sfilò il maglione mettendo in mostra un bellissimo seno che il reggiseno conteneva a stento.
    «E si! Vorresti dire che questo è da buttare?» 
     Ribatte Anna, togliendosi anche lei la camicetta che scoprì un seno anche quello bello. Mia madre, trovò ancora da obbiettare, precisando un dettaglio a suo favore. 
    «Già! Ma io ho avuta anche due gravidanze, certo se Irma scopre il suo ci batte entrambe. Fallo in po’ vedere, mostra il tuo seno.»
     Io senza riflettere, mi levai il maglione, e non portando il reggiseno misi in mostra una terza da paura. I maschi intanto erano rimasti a gustarsi la scena, e dai bozzi dei loro calzoni la cosa era di loro gradimento. Il più sornione di tutti fu Gino, che dopo aver ammirato lo spettacolo dei nostri base e quindi in mostra, precisò che era difficile dare un giudizio su quali dei tre fosse più bello.
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    Subito mia madre e zia si avvicinarono a lui che prese a palparli con fare esperto.
    «Uuuummmm! Si sono tutti e due belli, sentenziò, ma per dare un giudizio finale bisogna vedere tutto il contesto, calatevi un po’ il vestito.»
     Così le due donne si ritrovarono subito in ...
    ... mutandine e le calze. Lui allora le fece girare, mia madre aveva un ventre piatto nonostante le due gravidanze, mia zia un leggerissimo filo di pancia, poi lui le mise una mano sul culo ad entrambe palpandolo, e dopo averlo abbondantemente apprezzato, decise di spingere il gioco ancora più avanti.
    «Due belle vacchette, anzi vacche proprio! Non saprei quale scegliere, per un giudizio corretto e imparziale le dovrei provare.» 
    Intanto anche gli altri si erano spogliati. Mio nonno aveva cominciato a toccarmi, mentre papà e mio fratello si cominciavano a segarsi lentamente. Poi, mio fratello diede un suggerimento a mio nonno che lui accolse immediatamente.
    «Mettiglielo in bocca nonno, lei lo succhia da urlo!» 
    Sante appoggiò una mano sulla mia testa e mi ritrovai a pochissima distanza dal suo cazzo. 
                                                                            
    «Ma che brava la troietta! Fai i bocchini e non me lo dici! Sentiamo come sei brava!»
    Intanto mio padre e mio fratello avevano incominciato a mettere sotto pressione la zia. Gli leccavano figa e culo, lei cominciò ad eccitarsi notevolmente.
    «Datemi un cazzo da succhiare!»
     Mentre Sven e Gino erano alle prese con mia madre alla quale avevano già riempito la bocca di, io avevo preso a lavorarmi il nonno. Il suo cazzo era lungo, nodoso, ma meno grosso in circonferenza, ma di tutto rispetto. Ad un certo punto mi posiziono sopra il bracciolo della poltrona e prese a leccarmi con maestria la passera. La sua lingua ...
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