1. Che fessa !!!


    Data: 20/10/2017, Categorie: Maturo Prime Esperienze Comici, Autore: ZiaDaniela, Fonte: xHamster

    ... un urlo liberatorio devastante.
    
    Non mi dette neanche il tempo di rifiatare che, sollevandomi le gambe si piazzò di fronte a me e, dopo aver armeggiato velocemente con i suoi pantaloni, mi infilò lasciandomi senza fiato.
    
    Quell'uomo non solo aveva una gran cultura....aveva anche una gran...WOW !!! Mi sentii piena....piena come non lo ero mai stata....sentivo le pareti della vagina al limite dell'espansione.
    
    E così come era abile nel disegno, tanto era abile nello scopare. Lenti colpi, intervallati da accelerazioni improvvise, ritmate...come se capisse perfettamente come lo volevo, dove lo volevo, quanto lo volevo....
    
    E venni....venni tante di quelle volte che alla fine persi il conto. Lui sembrava completamente ed esclusivamente dedicato al mio piacere come se di fatto sapesse gestire il suo. A questo non ero davvero abituata. I partner che fino ad allora avevo avuto, mettevano quasi sempre in primo piano il loro piacere...magari poi scusandosi e domandando goffamente se mi fosse piaciuto.
    
    Lui no. Sapeva quanto piacere mi stava dando e me ne avrebbe dato finché non fossi stata io a dire basta. E non volevo dire basta....ero entrata in uno stato di grazia in cui non ero mai stata...e non volevo che finisse....
    
    “Spogliati....spogliati...ti voglio sentire...” - gli chiesi ebbra di piacere
    
    “...no...perderei la mia dignità....i corpi dei vecchi sono brutti....goditi solo il mio amore...chiudi gli occhi e ascolta solo il tuo corpo...il mio sesso....e bla bla ...
    ... bla....” - attaccò una filippica che, onestamente, non riesco a ricordare, sconvolta come ero dal piacere che mi stava dando.
    
    Ricordo solamente che volle che mi mettessi in più posizioni. Sembrava quasi che il tempo si fosse fermato. Io, giovane e distrutta dal piacere e lui, con un'erezione infinita che appagava desideri fino ad allora per me sconosciuti.
    
    Quando, stravolta e sudata, chiesi pietà, mi uscì da dentro producendo un rumore come di bottiglia che si stappa. Sentiva la vagina pulsare faticando a chiudersi nella posizione naturale.
    
    Mi accasciai sul letto come svenuta. Fu allora che, mettendosi sul letto a mio fianco, mi presentò il suo “scettro dell'amore” davanti al viso...
    
    “Voglio mettere la mia firma su questo tuo corpo....su questa opera d'arte che ho avuto l'onore di apprezzare....”
    
    Onestamente. Non riuscivo a prenderlo in bocca tanto era grosso il glande. Un fragolone violaceo che si staccava per dimensioni da un robusto fusto non lunghissimo ma grosso e venoso. Ricordo solo che, dopo lo sforzo per cercare di accontentarlo con la bocca, i muscoli della mascella erano come anestetizzati. E il calore della sua “firma” mi bagnò completamente il seno.
    
    Ansimavo come una matta. Ero in piena crisi d'ossigeno. Mi aveva distrutta.
    
    Dolcemente, dopo aver riposto nella custodia il suo cannone, si adagiò al mio fianco coccolandomi come pochi uomini nella mia vita hanno fatto. Dolci parole, carezze gentili....
    
    Gli occhi si chiusero...cullati dalle sue ...
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