1. Onda notturna


    Data: 20/10/2017, Categorie: Sentimentali Autore: Mr.Goodbye, Fonte: EroticiRacconti

    ... profumo dolce e speziato allo stesso tempo gli riempì le narici. Nel tempo di rendersi conto cosa stesse succedendo due mani si posarono sui suoi occhi con fare delicato e gentile.
    
    “Tu hai barato.”
    
    Una voce leggera, cristallina, che assomigliava al trillo di una campanella d’argento.
    
    Eccola, finalmente!
    
    Dopo tanto tempo s’incontravano di persona. Alessandro sentì il cuore vibrare. Avrebbe voluto alzarsi, abbracciarla e stamparle un bacio sulle labbra, ma sapeva di dover portar pazienza. Restò immobile.
    
    “Io?”
    
    “Certo signorino, proprio tu!”
    
    La sentì muovere alle sue spalle, ma non capì cosa stesse facendo.
    
    “E dimmi, signorina, in quale modo l’avrei fatto?”
    
    “Ti sei fatto suggerire dalla Luna!”
    
    Alessandro rise, sinceramente divertito.
    
    “Non c’è mica nulla da ridere sai? Così non vale! Il gioco era tra me e te.”
    
    “Non vi era alcuna regola scritta che proibisse l’aiuto della Luna.”
    
    “Zitto! Hai barato.”
    
    Alessandro alzò le mani in segno di resa.
    
    “Posso riavere la vista ora?”
    
    “No.”
    
    La risposta giunse secca e repentina, quasi puntigliosa.
    
    “Dunque hai in mente qualcosa o restiamo così?”
    
    “Toglierò le mani se prometti di tenere gli occhi chiusi.”
    
    “Non miglioro molto la mia situazione.”
    
    “Li aprirai quando te lo dirò io.”
    
    “Non credo di aver altra scelta. D’accordo.”
    
    “Terrai gli occhi chiusi?”
    
    “Sì.”
    
    “Promettilo.”
    
    “Promesso.”
    
    “Hai promesso davanti alla Luna.”
    
    Alessandro non diede molto peso a quell’ultima ...
    ... affermazione, ma mantenne fede alla promessa fatta. Sentì le mani piccole e delicate allontanarsi.
    
    “Ricorda. Hai promesso.”
    
    La voce della ragazza risuonò così leggera che parve rimbalzare tra una stella e l’altra.
    
    Un lieve fruscio, della durata di un’onda, e qualcosa di morbido e delicato si adagiò tra le sue mani.
    
    Passi impercettibili sulla sabbia.
    
    Il profumo che sbiadì.
    
    Il rumore dell’acqua che viene infranta.
    
    Una risata così cristallina e pura da sembrar surreale.
    
    “Adesso.”
    
    Lentamente, quasi temendo quello che avrebbe trovato davanti a sé, Alessandro aprì gli occhi. La ragazza si era tuffata in mare e ora, nonostante non fosse andata poi così al largo, l’acqua la copriva fino al collo. Assaporò quel sottile tessuto quasi impalpabile sulle dita prima di abbassare lo sguardo. Era il vestito, forse di seta, color dell’uva matura.
    
    “Forza, vieni!”
    
    Si alzò in piedi e si guardò attorno, avvicinandosi al mare con la stoffa stretta in una mano, come avesse paura che potesse volar via. Quello che stava accadendo era semplicemente una follia.
    
    “Io non credo sia una buona idea.”
    
    La ragazza si immerse, la superficie dell’acqua tradì il suo movimento.
    
    Poi, come una sirena che emerge dei flutti, così fece lei.
    
    L’acqua era bassa, le arrivava poco sopra le ginocchia.
    
    Non vi era null’altro a coprirla.
    
    Nemmeno i capelli, raccolti in una lunga treccia bionda.
    
    Alessandro si guardò attorno ancora una volta, stupito, perplesso… esterrefatto. Fatica ...
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