1. Matilde 04-16 - siamo una coppia bi-porno


    Data: 12/08/2018, Categorie: Lesbo Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    ... sensibile all’interno della figa, quella che nessun dildo potrebbe andare a titillare. E i risultati si vedono, subitanei. Debra viene come una cavalla, se possibile ancora di più che sotto la tortura troppo piacevole delle macchine... Mi prega di non smettere, urla come una pazza, abbiamo paura che qualche giardiniere dei dintorni intervenga.
    
    Ma nessuno si fa vivo, siamo solo noi e il nostro sesso impazzito. Quello stesso sesso sconvolto e drogato di se stesso che ci fa finalmente correre al sybian, in gara a chi arriva prima. È lei la fortunata, ci sale sopra a quel cazzo viscido delle sborrate delle altre donne: ma è nel culo che lo fa entrare, io mi aggrappo in ginocchio alla playstation, le sto vicino mentre urla a perdifiato come se le scavassero nel ventre, come se il piacere e il godimento glielo scolpissero a colpi di cazzo finto...
    
    Dopo un po’ non la riconosco più, ha il viso assolutamente stravolto ma non riesce a staccarsi da quella macchina infernale. Sono io a spingerla via, a metterle il controllo in mano e quindi a cavalcare per un po’, cercando di sopravvivere con la coscienza ormai ridotta a un lumicino alle onde di godimento supremo. Ma a differenza sua, continuo a farmi sbattere la figa.
    
    Mi devono allontanare, perfino le troie intorno hanno avuto paura che succedesse qualcosa, magari un infarto. Debra e io stiamo lì almeno ...
    ... una mezz’ora a cercare di riprenderci, instupidite dal troppo godere.
    
    Sono quasi le nove, ed è ancora abbastanza chiaro. Ci chiedono se vogliamo fermarci a cena, che qualcosa si poteva rimediare. Loro si fermano tutte, noi sappiamo già come andrà a finire. Pertanto decliniamo, gentili ma ferme. Rinfrescate, poi rivestite, quando siamo ormai sul punto di andarcene, dopo aver salutato tutte, Elisa ci accompagna al cancello. Sorridendo ci porge una busta, pregandoci di accettarla, come d’accordo.
    
    - Fai una cosa, Elisa. Non stare a dire alle altre che non vogliamo denaro, però tu adesso questi soldi li tieni e domani li destini a qualche opera di bene, che so, in Africa, in Asia, per qualche terremoto o tifone – le dice Debra.
    
    - No, non vogliamo soldi. Non ci offendiamo, però non li vogliamo davvero. Noi abbiamo fatto tutto questo esclusivamente per il nostro piacere e quello del nostro uomo. Scusaci – aggiungo io.
    
    - Va bene, non insisto. Però è giusto che io lo dica alle altre che voi avete voluto fare beneficenza. Allora... ciao! E ancora grazie! La mia casa per voi è sempre aperta, telefonatemi quando volete!
    
    Ci attende un breve viaggetto in macchina nelle ombre serali, dopo aver telefonato sollecite a Michele che stiamo arrivando. Siamo così sfinite che quasi non ci scambiamo una parola e troviamo solo la forza di sorriderci ogni tanto.
    
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