Le mille candele di villa dracone - Racconti Erotici

Le mille candele di villa dracone

... fuoco fatto di note musicali corpi seminudi che si abbandonavano alla melodia.

Quattro splendide donne, sempre meno vestite, indugiavano intorno al giovane sfiorandolo con dita maliziose.

Sul suo corpo venivano strofinati seni rigogliosi che debordavano sfacciatamente da vestiti ormai incapaci di tenerli celati.

Dita voluttuose afferrarono il membro del ragazzo facendolo uscire dai pantaloni.

Nemmeno il pompino ed il sapiente lavoro delle mani della donna non sembravano riuscire a distrarre l'artista dalla melodia.

Solo un accenno di stecca sottolineò la copiosa sborrata che il ragazzo le scaricò in bocca, mentre il suo Baccini continuava a muoversi come se stesse letteralmente fottendole il viso.

La notte aveva liberato demoni... Demoni annidati nelle anime oscure di chi si stava lasciando abbracciare dalla voglia e dalla lussuria.

Lo spettacolo aveva evidentemente toccato le corde giuste nella mente di miss V, il suo sguardo nero come la notte presagiva peccati che non contemplavano assoluzione.

Il gioco di frusta con cui si era dilettata poco prima con uno schiavo offertole dalla contessa era solo stato un antipasto per le sue voglie.

Sulla schiena dello schiavo aveva disegnato con la frusta mille righe scarlatte che sarebbero presto diventate lo spartito in cui inserire le note dei suoi piaceri più perversi.

L'aria calda dell'estate mi accarezzava il corpo nudo sfiorandomi la schiena e regalandomi un brivido piacevole.

Dal terrazzo potevo ...

... vedere l'elegante baldacchino dove il nostro ospite stava dispensando generose bordate tra le cosce di sua moglie.

Gli stessi splendidi fianchi che avevo desiderato per tutta la serata erano scossi dal piacere che il sapiente movimento del suo uomo sapeva regalarlementre il mio cazzo assecondava lo spettacolo con una sfacciata erezione.

Lo spettacolo mi eccitava, ma non poteva di certo distrarre la mia attenzione dai gemiti che venivano dalla camera da letto alle mie spalle.

Miss V aveva preso per mano un bellissimo uomo invitandolo a salire in camera.

Ne era nato un sensuale gioco di bocche a cui speravo di unirmi al più presto.

Quello che non avevo considerato era che anche uno dei due bravissimi artisti, che ci aveva allietato con il suo violino si sarebbe aggiunto alla serata.

La scena davanti a me era oscena... mentre lei si dilettava a fare godere di bocca l'uomo che aveva sedotto, il ragazzo la possedeva con decisione sotto i miei occhi, in un turbine di desiderio capace di dipingere pensieri sempre più spinti nella mia mente.

Era bastato uno sguardo complice per fare capire ai due amanti che ormai era ora di lasciarci consumare da soli le emozioni che ci aveva trasmesso la serata.

Rimasti soli in una stanza che profumava di secoli di peccato lasciai scivolare le mie labbra sulla sua pelle, alla ricerca del profumo di sesso che la imperlava come un elegante gioiello.

Poi, dopo aver assaggiato il sapore dei cazzi con cui si era divertita pochi ...