Le mille candele di villa dracone - Racconti Erotici

Le mille candele di villa dracone

"C'erano conti lasciati in sospeso e voglie rimaste inappagate dall'ultima festa in cui villa Dracone ci aveva ospitato..."

Ancora una volta la nostra lussuria ci aveva proiettato fuori dal tempo, in un turbine di emozioni e fantasie capaci di rendere la serata che ci aspetta indimenticabile.

La scelta dei costumi questa volta era stata semplice, in stile anni venti assecondando il tema della serata che si ispirava al celebre romanzo "Il grande Gatsby".

Scendendo dalle scale della villa osservavo allibito l'effetto delle mille candele che illuminavano il giardino riflesse sul corpo della mia compagna.

La loro luce dava fuoco alle paillettes del suo abito da sera in uno scintillio magico che ne esaltava ancora di più la bellezza.

L'elegante bocchino che teneva tra le labbra le dava un aria sensuale e maliziosa, che rendeva impossibile non notarla.

Appena arrivati nel giardino della villa ci trovammo in compagnia di una dozzina di coppie che stavano conversavano amabilmente.

Gli invitati in costume si stavano intrattenedo fra ottimo cibo e un fiume di bollicine che allentando le inibizioni favoriva la caduta delle prime spalline.

Tra gli invitati riconobbi subito la contessa proprietaria della tenuta. Era avvolta in un sensuale abito rosso che ne esaltava le forme, lasciando intravedere frutti proibiti che pochi potevano permettersi di assaporare.

Vicini a lei la coppia di amici che avevano organizzato la festa eleganti e semplicemente perfetti nei ...

... loro abiti da sera.

A fare bella mostra di sé al centro del giardino una lussuosa fuoriserie d'epoca la cui carrozzeria veniva lucidata dalla pelle nuda di splendide creature, vestite di malizia e paillettes che si alternavano a posare per i fotografi.

Non riuscivo a staccare gli occhi dal corpo della nostra ospite.

Il suo vestito, leggero oltre ogni decenza, disegnava sfacciatamente il solco del suo splendido culo sul tessuto trasparente.

Miss V la mia sensuale compagna aveva raggiunta la donna al fianco alla fuoriserie.

Scatto dopo scatto, sotto gli occhi del fotografo, le loro effusioni si erano fatte sempre più esplicite, fino a che le dita ingioiellate della mia compagna era riapparsa fra le cosce nude di miss E. cingendole la fica con il palmo della sua mano.

La serata era diventata una giostra fatta di corpi, musica ed emozioni sempre più spinte.

Negli angoli della villa corpi seminudi indugiavano nei piaceri della carne godendosi l'un l'altro eccitati dagli sguardi maliziosi degli altri invitati.

I due giovani musicisti che si stavano esibendo per noi suonando sax e violino sembravano un po' spaesati da ciò che stava accadendo intorno a loro.

Li guardavo pensando che erano una preda irresistibile.

La loro gioventù ed il loro imbarazzo era un cibo sopraffino per le menti feroci delle maliziose creature in costume che quella notte desideravano nutrirsi solo di lussuria.

La seducente musica del sax aveva attirato come falene intorno ad un ...