1. Giulia. Il rossore della spiaggia (Capitolo I)


    Data: 04/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Lee, Fonte: RaccontiMilu

    ... entrambe le mani rifila una doppia sculacciata e mantenendo le mani le divarica le natiche nella massima apertura possibile da quella posizione.
    
    Le ragazze osservano e possono vedere chiaramente, senza alcun problema, il buco del culo di
    
    Giulia
    
    , esposto e anche una porzione del suo sesso, palesemente umido. Ma, si sà, la gioventù è votata alla superficialità e l’osservazione è assai limitata. Le signore, ormai sedute a osservare la scena, osservano con interesse quel buco del culo, con perizia quasi medica e notano quel sesso inumidito pesantemente.
    
    Giulia
    
    , inerme, sotto alla ragazza, ormai non cerca nemmeno di divincolarsi. L’aria tra le natiche semplicemente le fa scorrere un brivido lungo la schiena e il buco lievemente si dilata, per un attimo. Le signore iniziano a borbottare tra di loro: “Ma il marito è sempre fuori…” … “Eppure quello è aperto”… “E di fresco anche”… “Ma secondo te quella fa da sola? Ma va…”.
    
    Giulia
    
    piange. Sulla sabbia ormai la sua saliva, le sue lacrime e la sabbia sono un tutt’uno, vicino al suo viso. La ragazza le rifila uno schiaffo tra le natiche, colpendo marginalmente anche il sesso di
    
    Giulia
    
    . Freme per un attimo. Riprende la sculacciata, ora con ancora più forza, sui lividi già rossi e violacei.
    
    Giulia
    
    mugugna. Cerca di urlare, ma la sabbia in bocca non aiuta la situazione. La ragazza cerca di sollevarsi per risiedersi comodamente.
    
    Giulia
    
    capisce che ha un attimo per la fuga. Scivolando come un vermiciattolo si sfila da sotto la ragazza. Completamente nuda si avvinghia al pareo lasciato a terra e scappa verso casa, con le ragazze e le signore che ora ridacchiano tutte quante sonoramente.
    
    Nella sua testa, il vuoto. Umiliazione. Profonda umiliazione e basta. Sputa sabbia mentre corre, piangendo come una ragazzina.
    
    Umiliata.
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