1. Giulia. Il rossore della spiaggia (Capitolo I)


    Data: 04/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Lee, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiacchierano intensamente e rumorosamente. Le relative madri sono al sole, sonnecchianti, avvolte nei loro costumi interi e in occhiali dalle dimensioni e dalla forma improbabili.
    
    Giulia
    
    arriva e saluta le ragazze e le donne, sorridente. Viene ricambiata, con sorrisi che nulla hanno a che fare con i pensieri che frullano in testa. Palesemente una delle più anziane la squadra, soprattutto mentre si toglie il pareo e mostra il suo culo sodo al sole della mattina, su cui poco dopo inizia anche a spalmare della crema da sole, con lentezza, in un gesto che, ci fossero uomini su quella spiaggia, sarebbe sufficiente a scatenare un cataclisma.
    
    A operazione conclusa,
    
    Giulia
    
    si sfrega le mani, pronta a sdraiarsi. E in quel momento un’amica di Sabrina prende un pugno di sabbia e glielo lancia sulla schiena, facendola aderire con la crema spalmata e quel velo di sudore e salsedine tipico da bordo mare.
    
    Giulia
    
    si irrigidisce completamente, mentre allarga le braccia e stringe i pugni, piantandosi le unghie nella carne dei palmi per evitare di sbottare immediatamente. Si volta lentamente. Fissa la ragazza, che ancora sta completamente ridendo per la scena, assieme alle amiche, che osservano dietro, sedute, come fosse al cinema. Tra quelle vede seduta sua figlia, che se la ridacchia fortissimo.
    
    Giulia
    
    si avvicina alla ragazza che ha lanciato la sabbia: “Ti sembra uno scherzo da fare? Così? Senza senso?”, chiede con tono seccato, imperativo, molto duro. La ...
    ... ragazza che ha di fronte è praticamente la fotocopia della figliastra, e a piedi nudi la sovrasta di almeno 15 centimetri.
    
    Giulia
    
    la osserva, ma la remissione nel suo sguardo è superiore della rabbia e la statura non aiuta affatto. La ragazza le scoppia a ridere a pochi centimetri del viso: “Ma guardala, ‘sta vecchia. Si incazza pure”. Le dice tra una sghignazzata e l’altra.
    
    Giulia
    
    la osserva, con gli occhi lucidi, mentre osserva alle spalle della ragazza che la figliastra è piegata dalle risate, e dalla rabbia le rifila una sberla sulla spalla. Niente di efficace, più che altro una sorta di pacca, vista anche la differenza di consistenza di forza. La ragazza, sempre ridacchiando, si pone alle spalle di
    
    Giulia
    
    e di colpo le blocca un braccio dietro alla schiena, piegandolo e bloccandolo con una mano.
    
    Giulia
    
    prova a contorcersi, ma la ragazza ha ovviamente una forza superiore. “Cosa pensavi di fare? Vuoi menarmi qui davanti alla gente?”, sussurra nell’orecchio a
    
    Giulia
    
    , mentre le ragazze sedute continuano a ridere e le signore, invece, fingono di non vedere nulla, coperte dai loro occhiali da sole. La ragazza stringe ulteriormente la presa.
    
    Giulia
    
    si inginocchia nella sabbia, gli occhi tremendamente lucidi. Non dice nulla. Ha i denti stretti, zigrinati, dietro alle labbra chiuse. Osserva la sabbia, dalla vergogna. Non vuole nemmeno alzare lo sguardo e vedere il viso della figliastra che ride. Le è sufficiente riconoscerne distintamente la risata ...