1. 2 botte a Capodanno di Giovanna Esse


    Data: 27/07/2018, Categorie: Anale Prime Esperienze Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    Ciao Giovanna, ti volevo ringraziare per la tua gentile e precisa risposta. Come ricorderai ti scrissi incuriosita dai racconti dove trattavi la pratica del cuckold. Non sapevo a cosa attribuire i miei desideri nascosti, soprattutto non sapevo come considerarmi, visto che sono una mamma tranquilla, lavoro onestamente e non ho grilli per la testa, specialmente oggi che ho passato i 60 anni. Eppure quando mio marito mi “tortura” nei nostri rari momenti di intimità, insistendo sul voler conoscere il mio passato sessuale oppure se e come l’ho abbia mai cornificato, da un lato mi irrita… da un altro mi eccita, specialmente quando voleva sapere se mi sarebbe piaciuto farlo con lui e con un altro, magari più giovane e più dotato di lui.
    
    Tu, cara amica, mi consigliasti di scavare a fondo nel mio passato: bene, ho ascoltato il consiglio e credo che la storia che ti voglio confessare sia molto indicativa rispetto alla mia attuale sessualità.
    
    Ti saluto con un abbraccio affettuoso, Annamaria.
    
    LA COTTA
    
    Questo episodio accadde tanti, tanti anni fa ma naturalmente, ripensandoci, è ancora perfettamente stampato nella mia memoria; sicuramente mi ha cambiata o meglio, ha contribuito alla mia formazione di donna adulta. Questo in seguito, perché quando il fatto avvenne io ero molto ma molto giovane.
    
    Era il tempo della scuola. Ero appena approdata alle superiori, che nella scuola scelta erano nello stesso, grande, edificio dove avevo frequentato la terza media.
    
    Io ero in ...
    ... quell’età in cui non sei ancora formata perfettamente, con il fisico da donna; ero una ragazza alta e grossa, non grassa ma robusta, probabilmente il mio fisico si preparava a trasformarsi nella donna giunonica che sono poi diventata: 1 e 85 di altezza e tutto il resto in proporzione.
    
    All’epoca i miei seni non erano ancora grossi, ma ovali, pronunciati, con i capezzolini piccoli e rosa, la mia vulva non era ancora gonfia me piatta, la carne tenera e i peli sottili e radi.
    
    Ero molto timida e, pensandoci adesso, dovevo sembrare proprio una “patatona”: vestiti insignificanti, abiti e magliette spesso ereditate dalle sorelle maggiori o peggio, dalla mamma; gonne al ginocchio dalle tinte sbiadite e sotto le calze economiche, velate e pesanti, trattenute dalle molle, spesso ricavate da una fettuccia elastica cucita a casa.
    
    Frequentavo “a rimorchio” una mia cugina di un anno più grande; lei aveva molte amicizie, poi i suoi lavoravano e quindi aveva molta più liberta, sia a casa che fuori. Quando i miei me lo permettevano, appena potevo, stavo con lei e mi godevo la caoticità delle sue giornata. Lei era fidanzata, diciamo che più che altro era invaghita di un ragazzo molto più grande; infatti lui la tradiva spesso, credo soprattutto perché non la considerava come una vera fidanzata… approfittava di lei, tutto qui.
    
    A scuola, invece, io avevo notato il fratello, adesso mi rendo conto che era veramente un ragazzino, ma era un tipetto che si faceva notare, sembrava già un ometto, ...
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