1. Curando i giardini della scuola di musica 2.


    Data: 29/08/2023, Categorie: Etero Autore: Checco752., Fonte: EroticiRacconti

    ... la lingua. Lei fece tutto col massimo impegno e massima attenzione: mi leccò dal glande alle palle, poi passò a ripulirmi l'ano e tentò nuovamente di incularmi col dito ma la presi con forza e la girai per metterla a cosce spalancate e la penetrai scopandola fino a farla godere all'infinito e la scopai ancora una volta senza che me ne venissi ma anzi rimasi con le palle piene e dure e dopo la terza scopata le schizzai sulla pancia tutta la sborra che avevo trattenuto con sacrificio ma in quel momento me la stavo godendo pazzamente. Durante la pausa Luisella mi disse che era stata lei a dare a suo padre il mio numero di telefono, dicendogli che lo aveva trovato sulle "pagine gialle". Le dissi che ci saremmo certo riincontrati per amoreggiare e lei per tutta risposta aprì un cassetto tirando fuori un vibratore che mi disse usava spesso quando aveva voglia di cazzo e poi se lo infilò in figa ma si rivoltò verso me dicendomi che aveva tanta voglia di mettermelo in culo e vedere come reagivo, allora la presi per i fianchi e la misi a cosce spalancate per prenderle poi dalla sua mano il vibratore ed infilarglielo in culo, poi infilarle il cazzo in figa e mentre il vibratore ronzava, io la stavo scopando con un impeto da fare urlare anche un muto. Dopo che sentii di stare per godere, feci uscire il cazzo dalla figa e la presi per la nuca spingendole in ...
    ... bocca il cazzo e sborrai tutto quanto avevo dentro. Stavamo quasi per dedicarci ad un sessantanove ma il rumore dell'auto di suo padre si fece sentire bene nel viale d'ingresso ed allora ci rivestimmo rapidamente e ci facemmo trovare in salotto con due aperitivi da consumare e, quando lui entrò, si congratulò con me per il lavoro che gli era piaciuto moltissimmo. Prendemmo insieme l'aperitivo poi lui disse che doveva riuscire per un invito di un suo cliente a pranzo e, dopo avere compilato un assegno non di duemila euro come avevo chiesto ma di duemila duecento, poi se ne andò via. Luisella fu felice per me e mi volle compensare anche lei con uno dei suoi bocchini magistrali. Dopo un lungo abbraccio e bacetti, lasciai la villa e tornai al vivaio. Mentre stavo rimettendo gli attrezzi a posto, Luisella mi chiamo chiedendomi se mi piaceva fare l'amore in tre e quando le riposi di sì, allora mi parlò di una sua amica intima che non aveva ancora provato il cazzo in vita sua. Le chiesi di descrivermela e lo fece in maniera talmente precisa che quasi mi sembrava di vederla già. Le confermai di essere sempre disponibile ed allora lei stabilì per il mattino dopo dato che il padre era in Tribunale e la mamma andava tutto il giorno al mare perciò la casa era solo occupata da lei e la servitù che niente vedeva e niente sentiva, ovvero: si facevano i fatti loro! 
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