1. Una serata tra amici.


    Data: 28/08/2023, Categorie: Etero Autore: Checco752., Fonte: EroticiRacconti

    ... arruolato a vita. La feci sadere sulle mie gambe permttendole così di sentire la sberla di cazzo che spingeva in alto sulle sue cosce, le accarezzai una gamba e la invitai a denudarsi completamente, cosa che fece in meno di un attimo ed io sfilai la tonaca presentandole il cazzo. Aprì la sua borsetta e tirò fuori il tubetto di crema per mani e si diede subito da fare per ungermi tutto il cazzo, poi mi passò il tubetto, pregandomi di ungere il suo ano al massimo e le spremetti metà del contenuto sia dentro che fuori il forellino. La feci inginocchiare sul divano e, accostatole il cazzo all'ano, la carezzai ai seni, le baciai la schiena e fino al collo mordocchiandole l'orecchio dietro e dentro, poi spinsi il cazzo lentamente e la penetrai facendola gemere per il dolore ma non certo mi fermai, anzi, spinsi con foga e, quando sentii che ero tutto dentro iniziai a scoparla e lei strillò per il dolore. Quando finalemnte me ne venni sborrandole tutto dentro, uscii da lei e le diedi il cazzo in mano per metterselo poi in bocca. Me lo ripulì a fondo e quasi stavo nuovamente sborrando allora le dissi di farselo mettere anche in figa e la scopai a lungo per poi schizzarle dentro un mare di sborra. Quando poi si rivestì, mi diede un lungo bacio in bocca e, prima di uscire, mi disse che ero molto più bravo di Paolo! Lei uscì ed andò via, senza rigirarsi indietro. Rimasi un attimo sbalordito: quindi Paolo era un prete vivace? buon per lui e per chi ci gioca! Stavo quasi per chiudere la ...
    ... porta di casa quando sentii una voce: era un'altra donna, poco giovane ma ancora ben messa. La feci entrare e dopo spiegata la mia presenza lì, mi disse che voleva confessarsi allora chiarii che non ero ancora prete a tutti gli effetti e lei prese la palla al volo dicendomi che suo marito non la faceva godere, anzi, la scopava "solo ogni morte di Papa" e rozzamente, come fosse solo una puttana. Si tolse la camicetta esponendo dei seni golosissimi, grandi, duri come una ventenne e poi sfilò la gonna che copriva un paio di coscioni da sogno ed un culo da gran figa insomma. La feci accomodare nella stanza occupata da me e la sdraiai sul letto. Mi sfilai la tonaca e la baciai ai seni, sull'ombelico per scendere poi alla figa già grondante di umori poi le allargai i coscioni e la scopai senza scrupoli fino a sborrarle tutto dentro...tanto era sposata e la sborra non portava firma. Dopo la girai a pancia sotto e le leccai l'ano, roseo e stretto da far paura ma il desiderio cresceva ed allora glielo forzai con l'aiuto della saliva e lei urlò ma poi, passato il dolorosissimo punto più stretto, si lasciò andare supplicandomi di farla godere sia pur soffrendo insieme. Mi ingrifai ancora di più e le diedi colpi decisi ma così me ne venni subito quasi rimanendo io stesso deluso ed allora la rigirai di nuovo e la scopai in figa per due volte di seguito e, quando rimasi senza forze, le dissi che dovevo fermarmi per i miei impegni di giorno. Lei si rivestì e mi disse che sarebbe ritornata ...