1. Una serata tra amici.


    Data: 28/08/2023, Categorie: Etero Autore: Checco752., Fonte: EroticiRacconti

    da tempo venivo cercato dagli amici per organizzare una serata insieme, così ci accordammo finalmente per una cena da consumare a casa del mio ex compagno di Liceo che aveva preso i voti da Sacerdote. La serata si svolse magnificamente e ridendo e scherzando, avevamo innaffiato arrosto e tanto altro con un vinello che in piena estate, bianco, fresco e frizzantino sull'abboccato, aveva acceso in noi tanta allegria. Ricordo vagamente che dieci bottiglie finirono in un paio d'ore. Chiaro che dopo fu il turno della grappa e...per farla breve, fortunatamente ci si trovava fuori dal paese, perciò eravamo liberi di cantare a squarciagola fino a rimanere afoni...senza voce. Verso mezzanotte cominciammo a prepararci per partire ed io che avevo salutato tutti, stavo recandomi al buio al punto dove avevo lasciato l'auto ma d'improvviso caddi in terra e mi ritrovai steso, tutto pieno di letame che veniva dalla stalla del vicino della parrochia. Paolo il mio amico sacerdote, corse a soccorrermi e col suo aiuto mi liberai degli abiti impuzzoliti e mi fece strada a fare una doccia. Ne uscii rimesso a nuovo e Paolo mi offrì un suo pigiama, impegandosi che al mattino avrebbe portato tutto in lavanderia. Mi ospitò a dormire e al mattino mi svegliai trovando sul comodino un biglietto dove aveva scritto che sarebbe stato fuori casa fino al tardo pomeriggio, pregandomi di rispondere al telefono in sua vece e ricevere chi suonava alla porta. Con riconoscenza accettai l'incarico datomi e dopo ...
    ... colazione sentii il campanello e lì mi venne un gran disagio: potevo ricevere in pigiama? Certo che no! Notai sull'attaccapanni una tonaca: la indossai senza scrupoli e corsi ad aprire. Mi trovai difronte ad una bella donna alla quale le si leggeva subito in viso che era lì per problemi e voleva parlare con Paolo. Le dissi che era fuori casa ma lei mi prese prima la mano, poi mi implorò di ascoltarla e si strinse a me abbracciandomi. Le carezzai la testa ed il viso per rincuorarla poi provai a spiegarle che la tonaca non avrei dovuto indossarla ma allora mi prese le mani e disse che era sconvolta perchè suo marito si era intestardito di avere con lei rapporti anali ed io compresi subito il povero suo marito, notando che nella sua bellezza c'era senza dubbio compreso un bellissimo culo ed intanto il povero mio membro si era innalzato assai e lei lo notò standomi abbracciata. Certo non sapevo parlare da sacerdote ma da uomo sì, eccome, così la feci accomodare sul divano e le dissi che tutto quanto si faceva in matrimonio era lecito e doveroso ma il suo vero problema era che aveva una gran paura delle dimensioni del cazzo coniugale, così era qui da me per avere consigli, sul sopportare le dimensioni esagerate. Le dissi che per informazione mia avrebbe potuto usare creme lubrificanti e lei insistette per fare "una prova con me che già vedeva come uomo giovane ed esperto. Caddi dalle nuvole e farfugliai che in fondo potevo ben farle lezione, dato che ero un neo prete, ancora non ...
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