1. Pudicizia in Piscina


    Data: 28/08/2023, Categorie: Etero Autore: Il Demiurgo, Fonte: EroticiRacconti

    ... rispose leggermente sorpresa:” Ma no tranquillo, mi ha fatto piacere!” e rapidamente mi strizzo l’occhio, abbastanza confuso apri la bocca per dire qualcosa ma lei prese per mano il figlio e disse: “Su giacomo andiamo, sono Michela comunque!”, “Ah, mh Alessio” risposi con grande sagacia.
    
    L’ora di allenamento trascorse in fretta e in verità mi scordai quasi subito del piccolo inconveniente, al mio ritorno negli spogliatoi però mi stava aspettando una piccola e prosperosa sorpresa: Michela era ancora lì quasi esattamente dove mi aveva lasciato, adesso però aveva indosso solo un accappatoio viola, i capelli bagnati e uno sguardo furbetto sotto il nasino “Ciao” mi disse “Ah sei ancora qui? Ma non è lo spogliatoio degli uomini?” risposi io “Avevo lezione di Zumba e dopo avere aver accompagnato di sopra mio figlio mi sono accorta di aver lasciato tutto qui, non sarà mica un problema vero?” Io questa volta risposi un po’ più cortesemente, sia perché la vista del suo seno sotto il costume mentre si toglieva l’accappatoio mi aveva “addolcito” sia perché un perverso desiderio aveva iniziato a farsi strada dentro di me:” Ma certo che no! Ormai se ne sono andati quasi tutti, rispetto a prima lo spogliatoio è tutto vuoto” “In effetti si” mi disse “non ho visto proprio nessuno”. Nel mentre io avevo preso il bagnoschiuma e stavo andando ora verso le docce, lei mi segui a passettini svelti. Nelle docce un ragazzotto e un signore si stavano lavando, nessuno si preoccupò del nostro arrivo ...
    ... ne diede segni di notare Michela, io mi infilai sotto il primo doccione libero e aprì l’acqua, così fece lei posizionandosi di fronte a me. Il signore più anziano se ne andò, ridacchiando divertito dopo aver visto Michela il cui corpo, reso lucido dal sapone brillava e appariva perfetto in tutte le sue forme, in particolare adesso potevo ammirare le sue gambe: non lunghe ma muscolose e tornite poste a reggere un culo che le mani della donna comprimevano e sfregavano facendolo muovere con movimenti provocatori e seducenti.
    
    Il mio cazzo ormai era sfuggito ad ogni controllo, la cappella turgida e pulsante si fece strada quasi fin fuori dal costume, suscitando le attenzioni di Michela che in risposta andò a solleticarsi i capezzoli facendoli inturgidire. Decisi allora di liberare il mio cazzo dalla sua gabbia tessile facendolo svettare in direzione di Michela che apprezzo:” Cazzo, già prima mi era sembrato grosso ma ora…mhhh” infilò la mano destra sotto la parte inferiore del costume facendola scomparire completamente per alcuni secondi, la estrasse e se la portò verso le labbra carnose che succhiarono con voracità l’indice e il medio.
    
    A quel punto non mi trattenni più e attraversai la piccola distanza che ci separava, la afferrai il piccolo collo e la spinsi senza violenza ma con decisione verso il muro, lei mi guardò negli occhi e struscio il suo bacino contro il mio cazzo; la baciai senza pensarci e la trovai incredibilmente calda e abbondante, sembrava che le sue labbra ...