1. Firenze


    Data: 25/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    Andai a Firenze per la prima volta con i miei genitori quando avevo diciotto anni. Stavamo facendo un giro per la Toscana e ci saremmo fermati per qualche giorno.
    
    Quando arrivammo ​​in hotel nel tardo pomeriggio, fummo accolti dal direttore che fu molto gentile e sembrava essere solo un paio di anni più di me.
    
    Dopo averci assegnate le stanze, lui mi chiese a bassa voce se volevo fare un bagno un po’ più tardi e decisi di farlo dopo cena.
    
    Finita la cena verso le 21 salutai i miei genitori e tornai nella mia stanza attraversando l’atrio. Il direttore era lì e mi sorrise mentre passavo.
    
    Ero nella mia stanza da un paio di minuti quando bussarono piano. Era il direttore con un paio di asciugamani sul braccio e mi chiese se ero pronto per il bagno.
    
    Al mio assenso mi invitò a seguirlo.
    
    Mi condusse nel seminterrato dove c’era un lungo corridoio buio che correva sul retro dell’hotel.
    
    Ero leggermente preoccupato, ma lui mi mise un braccio attorno alle spalle e mi guidò.
    
    Disse che questo particolare bagno era molto bello e tranquillo, potevo prendermi tutto il tempo che volevo, non sarei stato disturbato.
    
    Raggiungemmo la porta del bagno che lui aprì con la sua chiave. La stanza era molto bella, un grande bagno vecchio stile al centro, luci soffuse e specchi tutt’intorno. Mentre mi guardavo intorno, chiuse la porta dietro di noi e si tolse la giacca.
    
    Lo guardai mentre si avvicinava al bagno.
    
    Mi guardò e mi invitò a spogliarmi.
    
    Ero leggermente ...
    ... imbarazzato all’idea di spogliarmi davanti a lui, ma iniziai a togliermi i vestiti finché non arrivai alle mutande.
    
    Sorridendo, mi si avvicinò, disse che si chiamava Gino e di nuovo mi mise un braccio intorno alle spalle. Mi disse che avevo un bel giovane corpo e non avrei dovuto essere timido nel fargli vedere tutto. Il bagno aveva la temperatura giusta, quindi avrei dovuto togliermi i boxer ed entrare.
    
    Con riluttanza feci scivolare i boxer al pavimento e ne uscii.
    
    Lui aveva ancora la mano sulla mia spalla e mi fece voltare per affrontarlo.
    
    Lo vidi sorridere mentre guardava i miei piccoli genitali pelosi e i suoi occhi bevevano la vista della mia nudità. Mi portò al bagno.
    
    Quando entrai mi chiese se la temperatura era giusta e se volevo che mi lavasse la schiena.
    
    Gli dissi che era molto gentile e che poteva farlo.
    
    Mi fece inginocchiare e mi insaponò schiena, petto e braccia, quindi strofinò delicatamente il sapone. Era chinato su di me, con una mano sulla schiena e una sul petto. Il suo massaggio si abbassò gradualmente fino a quando una mano non cominciò a massaggiarmi le natiche e nella parte superiore della fessura, mentre l’altra era sul mio stomaco, appena sopra i peli pubici. Poi indicò i miei genitali.
    
    “Hai un bel corpo morbido e questi sono particolarmente belli. Mi piacerebbe lavarli e pulirli; se non ti dispiace che ti tocchi lì.”
    
    Dissi che non mi importava che mi toccasse se voleva.
    
    Lui disse che gli sarebbe piaciuto sentire la mia giovinezza ...
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