1. Sogno vivo


    Data: 24/08/2023, Categorie: Masturbazione Autore: Briciola 86, Fonte: EroticiRacconti

    Svegliarsi in una cella senza ricordare dove fosse o di come fosse arrivata li.
    
    Un rapimento alieno? Rapita da scienziati folli?
    
    Non c'era modo di capirlo, tutto ciò che riusciva a ricordare era l'ultima volta che si era masturbata nella sua stanza, era arrivata più volte al limite, e poco prima di arrendersi finalmente al suo bisogno traboccante, tutto era diventato scuro, e si era risvegliata con il corpo ancora eccitato dalla promessa non mantenuta dell’orgasmo.
    
    Non era ancora completamente consapevole dell'ambiente circostante, si sentiva persa come in un limbo nebuloso, incapace di notare i viticci meccanici che si avvolgevano intorno ai suoi arti. Solo quando i tentacoli striscianti si insinuarono dentro la sua biancheria intima sembrò accorgersene, anche se era troppo tardi per fare qualcosa al riguardo; ora i viticci sconosciuti erano intrappolati nelle trame del tessuto e contro il suo sesso delicato.
    
    La stanza sembrava essere completamente chiusa, senza porte o finestre, i tentacoli che la stavano esplorando sembravano del tutto robotici. In poco tempo, accarezzarono e stuzzicarono le pieghe esterne della sua figa in un modo che scioccò la ragazza indifesa: più morbida e più attenta di quanto si potesse mai immaginare.
    
    Il fatto che la paura non avesse superato la sua eccitazione, le fece pensare che doveva essere un sogno, sebbene nessun sogno potesse mai essere così vivido, così fisicamente diretto. Con ogni segmento della sua pelle toccato dai ...
    ... viticci, un frastuono di piacere elettrico le attraversava, sebbene non fosse semplicemente una risposta del suo corpo, ma sentiva una scossa elettrica emessa direttamente dalle punte di questi esploratori, che le procuravano piacere ovunque toccassero. Mentre stavano scivolando lungo la figa, seguendo lungo le umide pieghe della carne, non avevano ancora toccato il suo clitoride; il pensiero di come ciò le avrebbe fatto battere il cuore la avvolse.
    
    Più la sua mente era libera dalla foschia in cui si era persa, più intensamente il suo corpo percepiva il luogo dove si trovava, mentre queste “cose” stavano trasformando il suo corpo in un alveare contorto di sensazioni.
    
    I piccoli viticci iniziarono a esplorarla molto più intimamente, scivolando nel suo sesso e allargando la figa, esponendo il suo clitoride senza ancora toccarlo direttamente. La sua entrata immediatamente riempita di piacere inebriante, come se fosse stata fottuta dall'incarnazione stessa dell'eccitazione sessuale. Non pensava più alla sua situazione o a ciò che significava, ma la sua concentrazione era rivolta soltanto all'assalto costante dell'estasi che continuava a penetrare nel suo corpo e nella sua mente. I suoi fianchi dondolarono e le gambe scalciarono verso le meraviglie che stavano superando il suo corpo, portandola quasi sul punto di non ritorno dell'orgasmo, ma non abbastanza per superarlo, in modo quasi insopportabile.
    
    Una volta che i viticci iniziarono ad accarezzare il punto G, lottò contro ...
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