1. Moglie e marito al servizio del Padrone (parte 4) - Il pensiero della marchiatura


    Data: 24/08/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ENRICO e LIA ***
    
    Ormai il dominio di Enrico e Lia sulla giovane coppia durava da qualche anno.
    
    Era iniziato quando i due sposi, Andrea e Marta, loro schiavi, avevano circa 25 anni.
    
    Col tempo non avevano perso la fresca bellezza.
    
    Gli anni trascorsi nel farsi servire e nell’usarli, avevano consolidato sempre più il loro rapporto, consentendo una sempre maggiore conoscenza, necessaria per trarre il maggior godimento da situazioni simili.
    
    Enrico e Lia avevano deciso di marchiarli, così come accade con gli animali di proprietà, dei quali si può disporre a piacimento ma, soprattutto, che appartengono completamente.
    
    La marchiatura era cosa molto seria. Non era solo il piacere del gesto, ma doveva rappresentare ciò che loro erano rispettivamente.
    
    Non avrebbero avuto interesse nel marchio se non avessero avuto la certezza del totale possesso di quei due giovani, sempre più loro schiavi, da considerare come oggetti di proprietà.
    
    Volevano sottoporli ad uso intenso al fine di accertarsi del loro effettivo stato di sottomissione.
    
    Si erano quindi messi in gioco ma, se il risultato fosse stato quello sperato, avrebbero percorso altri gradini verso un dominio sempre più forte.
    
    Dopo l’episodio di quella giornata, avevano in mente una vacanza su uno yacht, solo loro quattro, prolungata per molti giorni.
    
    L’ambiente ristretto mette a dura prova i rapporti umani.
    
    Sino ad allora le loro frequentazioni avevano la durata di due, massimo tre giorni (quest’ultimo ...
    ... caso raramente). Accadeva l’utilizzo per un giorno o anche solo per qualche ora, a totale discrezionalità dei Padroni.
    
    A volte il Padrone chiamava la schiava per farsi leccare, la scopava e poi la mandava via.
    
    Lo stesso anche per la Padrona, Lia.
    
    Lei, a volte, li chiamava anche per i lavori domestici. Così, mentre Marta puliva i pavimenti a quattro zampe, Andrea restava inginocchiato tra le sue gambe a leccarla. Ogni tanto, frustino in mano, andava a controllare il lavoro della schiava che, appena la vedeva arrivare, si prostrava in attesa del suo giudizio, leccandole i piedi quando le era vicina.
    
    Negli anni di frequentazione erano stati schiavizzati molto ma i Padroni volevano sottometterli ancor di più, fino a ridurli a semplici oggetti o cani di casa.
    
    La vacanza sullo yacht sarebbe invece durata molti giorni e, se il periodo prolungato di totale schiavitù fosse stato “superato”, avrebbero avuto la conferma che i due giovani erano pronti per la marchiatura. Ovviamente loro non sapevano nulla e sarebbero stati posti di fronte alla situazione.
    
    Ogni rapporto deve evolvere, in una direzione o nell’altra.
    
    Il particolare rapporto di dominio lascia la scelta della direzione ai Padroni, con il dovere, per questi, di studiare le reazioni dei sottomessi ed agire di conseguenza.
    
    Li vedevano molto sottomessi e servili.
    
    Specularmente, nella coppia di schiavi, era stata notata questa diversa attività dei Padroni, sempre più esigenti e con chiamate più frequenti ...
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