1. Tres jolie


    Data: 24/08/2023, Categorie: Lesbo Autore: Ukiyo, Fonte: EroticiRacconti

    ... la donna rivedeva i volti dei personaggi della boheme parigina che così tanto aveva amato sui libri di scuola, senza però trovare il coraggio di imitarli. Fino ad allora. Perché mentre si godeva un fine pranzo vegetariano con la sua amante, Celine comprese che quel fine settimana rappresentava un nuovo inizio. Un filo che, a vent’ anni da Menton, andava riannodato, pensò richiudendo la porta della camera dietro di sé.
    
    Celine ricomparve dalla stanza da bagno con addosso una sottoveste blu notte. Ewa l’attendeva in piedi accanto al tavolo intarsiato coperta solo dalle mutandine nere, i seni piccoli come albicocche in perfetta armonia con il corpo longilineo.
    
    La donna la raggiunse e cominciò ad accarezzarglieli delicatamente. Un sussurro di meraviglia spezzò il silenzio della suite:
    
    -Tres jolie-
    
    Sfiorò la pelle bianca fino a raggiungere i fianchi stretti. Com’era diverso quel corpo efebico da quello di Marella! Eppure, già non vedeva l’ora di gustarlo. Celine baciò la ragazza. Un bacio esi-tante, di chi torna a visitare un luogo caro dopo tantissimi anni. E mentre la baciava le accarezzava la testa, godendosi la sensazione tattile dei capelli alla maschietta.
    
    Ewa iniziò a strusciarsi contro il suo corpo, procurandole un brivido di piacere. Quindi prese il co-mando, conducendola verso il letto king size; le abbassò le spalline della sottoveste, scoprendo i seni turgidi, che strinse con le mani da pianista. I suoi baci si fecero lussuriosi, quasi violenti. Le ...
    ... lingue si lambivano golose, quasi gustassero un sorbetto immaginario. Contemporaneamente Ewa teneva i capezzoli dell’amante tra le dita, stimolandoli e pizzicandoli. La donna non trattenne il gemito scatenato da quel tocco sapiente; era sua, si sarebbe fatta fare di tutto da quella piccola Rimbaud.
    
    Con la stessa foga dei baci, Ewa cominciò a dedicarsi ai seni di Celine; corse con la lingua lungo l’areola, titillò e succhiò assecondando la sua fantasia e i sospiri che provenivano dalla sua cliente arresa.
    
    Quindi le sfilò gli slip di pizzo. Iniziò a massaggiare lentamente il Monte di Venere e le grandi labbra. Celine chiuse gli occhi, si abbandonò contro i cuscini e, quasi sorprendendosi di sé, disse:
    
    -Qualsiasi cosa tu voglia farmi, falla durare a lungo-
    
    -Sarà fatto- rispose l’altra baciandola a fior di labbra, prima di scendere con una catena di baci e fermarsi sull’ inguine. La strada del piacere partiva da lontano, regioni trascurate ma capaci di accendere desideri incontenibili. La lingua scorreva lenta, ipnotica. La donna fremette, e sentì che il suo anemone voleva, esigeva il tocco di Ewa. Il suo fiore si schiuse per lei, mentre la giovane lo assaggiava alternando delicatezza e furore. Era come se potesse condurre le traiettorie del piacere a sua discrezione, con picchi altissimi e momenti di quiete. Era il modo, forse un po’ sadico, di far durare a lungo il godimento, senza che esplodesse nella bolla di sapone dell’orgasmo.
    
    Celine lo sapeva e condivideva; ...