Non avrei dovuto
Data: 23/08/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: VittorioV, Fonte: EroticiRacconti
... guardavo lì, e fece una smorfia di
compiacimento. Ora mi era davanti, e poteva tranquillamente farsi sgonfiare
l'erezione mentre comprava il pesce. Era stata una mossa intelligente,
dovevo riconoscerlo. Ritornammo verso la spiaggia e la nostra famiglia.
Decidemmo di passare dalla pineta, per prendere un po' di tregua dal sole.
Appena ci fummo addentrati notai in lontananza delle macchie colorate, in
mezzo alla vegetazione. Camminando e avvicinandoci capii che erano due
persone. Un uomo e una donna. Ci davano le spalle. Stavano abbracciati. Lui
aveva messo le mani sotto la maglia di lei. Si strusciavano. Stavamo
assistendo a un inizio di accoppiamento. -Vittorio. -Li ho visti. -Beh, passiamo
dalla spiaggia. -Ma no, non stanno facendo mica nulla di male. -Ma noi si!
Mica sono una guardona. -Che paroloni. Vieni, stai tranquilla. Spostiamoci
solo un poco. Mi prese per una mano e mi fece fare una traiettoria larga, in
modo da non farci notare. Io, come una scema, mi feci portare dove voleva
lui. I due avevano iniziato a fare sul serio. Le tette di lei ballavano fuori dalla
maglia. Era senza costume o reggiseno. Lui era passato a ravanarle tra le
gambe. Lei sembrava apprezzare. Adesso io e Vittorio eravamo nascosti
dietro due alberi grossi e delle sterpaglie alte. Non ci avrebbero potuto
vedere. Avrei dovuto impormi, dirgli di andare via. O almeno andare via io
sola. Invece rimasi lì in silenzio, a gustarmi quella scena ...
... di sesso. Lui infatti si
abbassò il costume da bagno e tirò fuori il cazzo già bello duro. Le alzò la
gonnellina e glielo ficcò dentro senza pudore. Lei inarcò la schiena, le tette
ora erano nelle mani capienti di lui. Non erano belli, anzi. Lui era magro
magro e indossava una canottiera triste. Lei aveva le tette moscie, e capelli
ricci imbarazzanti. Ambedue avevano nasi pronunciati, questo lo ricordo
bene. Ma ci davano dentro, eccome. Era la prima volta che osservavo di
nascosto delle persone scopare. Ho partecipato a piccole ammucchiate, ho
praticato sesso ... a tre, quattro. Ho origliato una mia compagna di stanza
scopare a tre metri dal mio letto. Ma erano tutte situazioni in cui tutti
sapevano tutto. Questa volta c'era un mistero e una sensazione di proibito a
infuocare la scena. Lui aveva un cazzo non troppo grosso ma molto lungo, lo
estraeva e rimetteva come un pistone, avanti e indietro, senza troppa
velocità. Glielo faceva sentire bene. Lei se lo gustava, e quando lo sentiva
tutto dentro si inarcava, e i capelli le si gonfiavano, mi pareva, come una
leonessa trafitta. Era una scena ruvida e zozza. Proprio come mi sentivo io.
Vittorio nel silenzio di quel nascondiglio ne approfittò per mettermi una mano
sul petto, passando da sopra la spalla, e lentamente scendere dentro il
costume. Non riuscivo a muovermi. Non ebbi reazione. -Brava. La mano a
coppa prese la mia tetta destra. Con le dita cercò e trovò il mio ...