1. Incontro di fine estate


    Data: 21/08/2023, Categorie: Etero Autore: wolfman, Fonte: EroticiRacconti

    ... e con un attendo giro di sguardi si può tenere d’occhio l’intero plesso, ma tu non ci sei più.
    
    A volte il fato ci mette lo zampino in un senso o nell’altro cosi per caso mentre mi appresto a prendere un altro drink ti vedo, sei li cammini sulla lunga pedana che porta al mare e poi alla spiaggia, bianca e fresca, ti vedo mentre sorseggi dal tuo bicchiere, camminare con i pensieri persi nel vuoto, i tuoi capelli che svolazzano nell’etere accarezzati dal vento, vedo il tuo capo sporgersi verso l’alto per godere sul tuo viso del tocco inconsapevole e leggero di Eolo, sei bellissima con su lo sfondo il sole che arranca prima di cadere nelle profondità del mare.
    
    E cosi di impeto decido di venire verso di te, un po' guascone forse lo sono ma allo stesso tempo non posso esimermi dal provare a corteggiare questa creatura cosi sensuale.
    
    “E’ bello il tramonto oggi vero? O mi scusi lo spaventata”, questa mia frase di soppianto non ti ha spaventata ma ti ha riportata qui sulla terra mentre tu immersa nei tuoi pensieri vagavi per mondi di fantasia e misteriosi, “no affatto non mi ha spaventata, e si il tramonto è bellissimo, è la parte della giornata che amo di più, ti fa pensare ma allo stesso tempo ti svuota la mente”, “cmq io sono Tommy piacere e mi scusi se l’ho disturbata nei suoi pensieri”, “nessun disturbo piacere sono Lu”, “è un vero piacere Lu” ti rispondo porgendoti la mano per prendere la tua e simulare un baciamano. “sei galante tommy il baciamano non si usa più e ...
    ... cmq è molto gradito”, e cosi continuiamo a passeggiare sulla pedana dirigendoci verso la spiaggia, una delle cose che più amo è camminare a piedi nudi in riva la mare, con la sabbia compattata dall’acqua e le onde che lente ma inesorabili ti accarezzano di tanto in tanto, e cosi mentre silenziosi ci avviciniamo alla riva ad un tratto con la coda dell’occhio ti vedo barcollare “hai aia”, un urletto sconquassa il suono del vento e del mare, “aiutami ti prego ho preso una storta”, mi dici poggiandoti al mio braccio, “aspetta Lu, ti aiuto eccomi”, ti faccio passare un braccio al mio collo e tenendoti ben stretta a me ti accompagno verso un lettino posto alla nostra sinistra, inevitabilmente entriamo con i piedi sulla sabbia, la quale entra nelle mie scarpe e mi appesantisce la camminata, ma dopo pochi metri ti faccio sedere sulla stessa, “cavolo che sbadata”, mi dici con una smorfia di sofferenza in viso, “permettimi di dare un occhiata Lu” e cosi mi accovaccio ai tuoi piedi, sollevo la tua gamba e poggio il piede dove hai preso la storta sulle mie di gambe, involontariamente ma inevitabilmente nel fare queste operazioni, complice anche la brezza il tuo vestito si è sollevato, non potevo non ammirare le tue bellissime e sensuali gambe fin quasi all’altezza dell’inguine, e si ho ammirato palesi davanti a me la tua lingerie molto sensuale, nera in pizzo, ricamata e direi notevolmente striminzita, ti sorrido mentre tu in preda al dolore nella sua fase peggiore, hai gli occhi chiusi i ...