1. La sua lingua e la tua, tra le mie cosce


    Data: 18/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    ... clitoride.
    
    La mia testa è piegata indietro tra i cuscini ed i miei gemiti rispondono, incentivando chi mi sta coccolando, toccandomi in tutti i miei punti più sensibili.
    
    Le mie mani cercano il capo che si trova tra le mie cosce, le dita si infilano tra corti capelli di una nuca, e con forza spingo quel frullatore verso il mio ventre, come per farcelo entrare, per possederlo, per sentirlo tutto dentro di me.
    
    La stimolazione continua, alternando piccoli morsi al clitoride a travolgenti suzioni. E poi ancora la lingua, morbida e bagnata mi confonde ed obnubila la mente.
    
    Ormai gemo spudoratamente, quasi volessi urlare il mio piacere.
    
    L'orgasmo si avvicina spegnendo ad uno ad uno gli interruttori delle mie sensazioni esterne, per concentrarmi soltanto sul piacere sessuale. Tutta la mia mente progressivamente inizia a gravitare intorno alla mia vulva, i pensieri si assopiscono, la sensibilità si focalizza solo sulle stimolazioni che imperiosamente si impongono tra le mie cosce.
    
    Come facendosi strada tra sogni confusi, una nuova sensazione si concretizza nei miei pensieri offuscati.
    
    Mi trovo su un prato, al sole tiepido di un pomeriggio inoltrato.
    
    La luce mi ferisce gli occhi, lampeggiando come un laser impazzito tra le foglie dei platani, mosse da una brezza discreta.
    
    Percepisco l'erba fresca sulla schiena e sul sedere, mentre mani aggraziate mi accarezzano i seni, e sempre quella lingua fa strage delle mie sensazioni più primordiali.
    
    Donna in piena ...
    ... attività riproduttiva, sconvolta dai piaceri del sesso, nuda su un prato, le cosce aperte come un libro e una bocca che si approfondisce, che mi sevizia e mi tortura, che imploro e che mi strappa gemiti e sospiri.
    
    Non mi interessa più se c'è qualcuno a sentirmi, se su questo prato c'è qualcuno a vedermi.
    
    Sconcia e porca voglio solo arrivare all'orgasmo, urlare e dimenarmi come una serpe, con quella lingua che sento dentro di me, che mi rapisce e mi fa schiava, che spadroneggia nelle mie sensazioni ed offusca ogni mia volontà.
    
    Socchiudo solo per un attimo gli occhi, per un lampo di immagini a colori.
    
    Una donna, capelli rossi, spinge tra le mie cosce, mi penetra e mi perseguita.
    
    Occhi chiari e pelle lattescente e una lingua che non lascia tregua, che conosce i punti giusti da stimolare e che si sazia delle urla che non riesco più a trattenere e del mio godimento.
    
    “Scopami, Beatrice, leccamela, ancora, fammi godere!”
    
    Ora le mie mani affondano in lunghi capelli, morbidi ricci profumati dai riflessi scarlatti.
    
    Chiudo gli occhi e perdo la ragione.
    
    Scompare l'erba, si annichilisce il prato, si spegne la luce del sole che palpita tra le foglie dei platani.
    
    Si blocca il respiro in una paralisi agonizzante, stringo le cosce a stritolare il capo che vi dimora ed esplodo in un urlo selvaggio, roco e rantolante.
    
    Altre urla si susseguono mentre il mio corpo si contorce come in una crisi epilettica, e ancora stringo le cosce sulla donna che mi ha trascinato ...