Drag queen, ci ballo e mi scopa, al club. - Racconti Erotici

Drag queen, ci ballo e mi scopa, al club.

... Gius.

L’incertezza dura poco perché ad un tratto si china su di me e mi bacia sulle labbra con intensità, la sua lingua guizza in ogni angolo della mia bocca e la sua mano si introduce sotto la mia gonna, puntando decisa, alla fica.

Mi viene da sorridere vedendo la faccia stupita di Gius che era già preoccupato di essere l’oggetto del desiderio. Gius è tenacemente etero, salvo quando lo faccio godere mettendo un dildo nel culo e leccandogli le palle.

Babalon prende ambedue per mano e ci conduce in una delle stanze dell’amore, chiude la porta senza difficoltà anche perché le pareti hanno buchi e finestrelle per consentire la visione dell’esterno a chi è interessato.

Babalon, collocato Gius sul letto, riprende a ballare con me, dato che la stanza è rallegrata da un cantico dolce, di sottofondo.

Mentre balliamo, Babalon inizia a spogliarmi, uno spogliarello ritmato, molto sensuale, a vantaggio di Gius e dei guardoni dei buchi.

Ballando, in breve sono nuda come la Venere del Botticelli e Babalon fa uscire dai suoi slip un cazzo incredibilmente grande, rosso per essere stato costretto in così poco posto.

Il suo cazzo punta sulla mia pancia ma ballando spesso lo sposta verso la mia fica, fino a che, con un movimento studiato, lo inserisce fra le mie cosce a contatto con la topa, ma senza entrare. Balla su una mattonella muovendo solo il cazzo fra le mie cosce.

Struscia il cazzo avanti e ...

... indietro sulla fica, facendomi andare in visibilio e soprattutto creandomi un orgasmo improvviso: il mio urletto di godimento provoca un sospiro accelerato negli spettatori.

Mi sdraio sul letto, nuda fra Gius e Babalon, che si è tolto solo la gonna e gli slip, rimanendo in autoreggenti e camicetta.

Essere scopata da una “donna” dal trucco pesantissimo che si spiaccica sul mio viso, ma anche da un uccello maestoso, mi procura un orgasmo dietro l’altro, fino a che Babalon fa uscire il suo cazzo dalla mia fica e lo indirizza verso la mia bocca, invero già aperta, per accogliere i suoi schizzi di broda calda.

Non faccio in tempo a rilassarmi che Gius, arrazzato come non mai, vuole infilare il suo cazzo nella fica martoriata che riempie dopo poche violente scopate liberatorie.

Il pubblico alle finestrine fa un timido applauso ed un ragazzo dall’accento meneghino, dice “Avè l’oeucc pussee grand del boeucc”

Sono troppo stanca e soprattutto troppo appagata da questa scopata così particolare che mi ha intrigato di brutto che mi rivesto subito, fra i mugugni degli spettatori, che speravano di banchettare con il mio corpo nudo.

Torniamo in sala e poco dopo in Hotel.

Balalon viene con noi e la notte è stupenda, per intensità e libidine, fra Gius e lei, ovvero lui.

Essere trombata nel Club, da una Drag Queen, davanti agli occhi arrapati di molti, mi ha dato sensazioni uniche e non ripetibili.

Anita