1. Cena Aziendale - cap. 2


    Data: 16/08/2023, Categorie: Etero Autore: Obscurity, Fonte: EroticiRacconti

    Rientrando in sala, ho visto diverse coppie o meno appartate, quelle più storiche e ormai note a tutti persino ai divanetti che hanno visto l’inizio della mia serata.
    
    In sala la musica mi sembra più assordante di prima, ma anche se il mio aspetto deve essere terribile, credo che nessuno a quest’ora sia in uno stato decente.
    
    A piedi scalzi mi rimetto in pista da ballo, un po’ di adrenalina dovrebbe ridarmi energia. Non mancano i ragazzi che si avvicinano attorno a me, ed io ne punto uno, direi quasi a caso, dato che non sto capendo nulla. Struscio la mia schiena contro di lui. Non sono riuscita ad allacciare completamente la zip del mio tubino, che pericolosamente scende mentre ballo. Lui sembra essersene accorto, e senza interrompere il ballo mi gira intorno, tenendomi dai fianchi e premendo il suo petto contro il mio. Ora che ho il suo orecchio a portata di bocca, gli chiedo, dovendo urlare per sovrastare la musica “mi sistemeresti la cerniera?”
    
    “perché?” chiede lui, “..non è così male” aggiunge. Con il vestito leggermente abbassato parte del mio seno preme direttamente contro di lui. Sento i miei capezzoli farsi più turgidi ad ogni movimento
    
    “perché così sono bloccata a te..” gli rispondo, “..se mi sistemi non te ne pentirai” aggiungo con un colpetto di bacino contro il suo basso ventre.
    
    Scongiurato il rischio di perdere l’abito in mezzo alla pista, gli do nuovamente le spalle, ancheggiando più vistosamente. Le mie natiche sfregano quella che è ormai ...
    ... un’evidente erezione, mentre le sue labbra sfiorano le mie spalle.
    
    Sento le sue mani esplorare il mio corpo, i miei fianchi, la mia pancia, e una generale sensazione di piacere mi pervade. Porta una mano alle mie cosce, approfittando del fatto che con i miei movimenti il vestito è salito, e approfittando della posizione, la infila tra le mie gambe. Ancheggio di più, quasi invitandolo a salire, e quando le sue dita arrivano a toccare direttamente la mia fica bagnata, sembra sorpreso dall’assenza delle mutandine, dato che interrompe per un attimo i suoi baci sul mio collo.
    
    “non vorrai startene come un palo” gli dico ruotando il viso verso di lui, mentre non smetto di ancheggiare, le mie grandi labbra che sfregano da sole contro le sue dita
    
    “andiamo in bagno” mi propone lui, ma faccio segno di no con la testa
    
    “perché non li dietro?” gli propongo, e indico una zona buia perché non illuminata dalle luci dell’improvvisata disco, nell’angolo tra la postazione rialzata del dj e la sala in cui abbiamo cenato.
    
    Senza aspettare risposta lo prendo per mano e lo trascino attraverso la pista, finchè non usciamo dalla pista e raggiungiamo la zona che avevo adocchiato. Le casse non sono rivolte verso di noi, per cui anche se la musica è alta è più semplice parlare, ed anche se noi vediamo parte della pista da ballo, noi siamo praticamente invisibili.
    
    “non pensavo fossi senza mutandin..” dice mentre lo premo contro il muro e gli infilo la lingua in gola. “la prossima volta non ...
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