1. Da tergo è meglio da una femmina


    Data: 15/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: MonicaSolo, Fonte: EroticiRacconti

    ... prendimi da cima a fondo, dalla bocca alla vulva… scopami a dovere”
    
    Infoiata come ero quella frase fu la goccia che fece traboccare il vaso (non la mia topona rossa che era già abbondantemente bagnata e gocciolante).
    
    Quella femmina era lì sdraiata pronta e calda e tutta per me; e io per lei.
    
    Finalmente era arrivato il momento di provare una fica che non fosse la mia, di poterla toccare e masturbare, sentirne il sapore e fotterla a più non posso.
    
    “Monica fottila e scopala” mi dicevo.
    
    Mi buttai a capo fitto senza lasciarmi sfuggire l’occasione alquanto ghiotta.
    
    Alice aveva le labbra della vagina depilata piacevolmente carnose tanto da farne un confronto con la sua bellissima bocca e il desiderio di leccarla come fosse darle un bacio alla francese fu cosa facile. Ne saggia la consistenza prendendole fra le mie labbra una alla volta succhiandole come se fossero petali di fiore dai quali estrarre saporito nettare: ne imboccavo prima una e poi l’altra e poi ancora la prima e poi l’altra.
    
    Quella topa cominciava a lasciarsi andare aprendosi a me sbrodolando umori e schiuma dalle carnosità rosso fuoco che pulsavano come un cuore mentre la femmina cominciava a miagolare il suo piacere ondeggiando il suo ventre voglioso contro la mia bocca e la mia lingua che ritmicamente leccava l’estremità del clito rosso e lucido scappellato a fondo con le dita come fosse un piccolo pene; lappavo senza fermarmi e il sapore dei quella figa bagnata era piacevole e intrigante: ...
    ... non pungente e sapido come quelle di un cazzo succhiato e bevuto ma dolce e cremoso.
    
    Alice ritmicamente ansimava cominciando a masturbarsi i capezzoli e le tette mentre la mia faccia era sempre più impastata dal suo piacere.
    
    Infilai un dito nella bocca socchiusa di quella femmina che lo prese per intero bagnandolo di saliva.
    
    “Mettimelo dentro” sussurrò lei fra un gemito e l’altro riferendosi al dito appena succhiato e carico di saliva.
    
    Con la bocca piena della sua vulva cominciai a riempirle la figa fradicia con le dita.
    
    “Tesoro spingimelo in culo, lo voglio dritto nello sfintere”
    
    Ero nel panico dall’eccitazione che stavo provando e dal godimento che quella zoccoletta provava con me; io femmina esperta di uccello ma di primo pelo con una figa.
    
    Con le cosce completamente divaricate e i buchi accessibili lubrificati da uno sputo abbondante di saliva, Alice non aspettava altro che il dito le scivolasse nello sfintere per intero e, una volta penetrata a fondo, forzavo quel buco di culo che sembrava debitamente già rotto descrivendone il contorno con la falange che avanzava dall’inserimento per possederla per intero.
    
    Cazzo; non ne potevo più dalla voglia che provavo e dallo sballante desiderio di far godere quella sgualdrina mangia femmine.
    
    Mentre col medio le scopavo il pulsante sfintere l’indice le fotteva la vagina e la punta della mia lingua colpiva freneticamente la clito.
    
    “Mettiti alla pecorina e continua a darmi piacere: voglio vedere il tuo di ...