1. Da tergo è meglio da una femmina


    Data: 15/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: MonicaSolo, Fonte: EroticiRacconti

    Entrammo in una stanza: una camera con un letto a baldacchino tutta in stile ed arredata con arte: un grande armadio, una poltroncina con segreter in arte povera, due grandi specchi con cornice moderna; il pavimento interamente coperto da un bellissimo tappeto persiano.
    
    Tanto avevo goduto su quella scalinata, tanto mi ero svuotata ed ero sfatta che non riuscivo a sopportare i brividi che provavo non appena Alice faceva il gesto di sfiorarmi per seguirla in camera. Mi sdraiai sul letto e lei mi spogliò levandomi ogni indumento e sfilandomi la gonna, la maglia, il reggiseno, lo slip dicendomi un “Riposa tesoro” che sapeva di adorabile e affettuoso.
    
    Al risveglio lei mi stava carezzando i fianchi e i capelli e a quel punto mi resi conto di essere nuda.
    
    Mi girai nel letto.
    
    Alice era sdraiata su un fianco.
    
    Completamente nuda con un braccio si reggeva il capo, i capelli cadevano morbidamente sul cuscino e lei mi guardava fissa.
    
    “Ciao” mi disse mentre continuava a fissare il mio seno e le gambe “come stai?”
    
    La guardai negli occhi.
    
    “Alice hai un corpo magnifico !!!”
    
    La bocca carnosa socchiusa e il suo seno formoso che contrastava ogni legge di gravità e sopra i capezzoli dritti come baionette.
    
    Un triangolo di peluria sul monte di venere indicava che poco più sotto stava il suo sesso con la voglia di essere goduto.
    
    “Monica leccamela, ti prego”.
    
    “Alice, non sono mai stata con una donna” risposi timidamente.
    
    “Non ti piaccio abbastanza?”
    
    “Ma no, ...
    ... ma no che dici. Sei bellissima ed intrigante, mi piaci da morire ma…” stupidamente indugiavo tradita dall’odore degli umori con la figa ancora sfatta ma già bagnata pronta per un’altra scopata.
    
    “Scopami con la bocca tesoro. Il mio corpo è solo tuo. Ho la figa in fiamme dalla voglia. Prendimi, leccami e sbattimi”
    
    Non attesi altro invito.
    
    Un bacio a stampo sulla sua bocca fu inaspettato piacevole approccio al corpo di una femmina che per la prima volta era a mia completa disposizione.
    
    La mia bocca scivolò sui capezzoli che non vedevo l’ora di saggiare: dritti e vispi parevano in attesa di essere leccati e morsicati: che bella la sensazione di sentirne la consistenza fra le labbra come assaporare una fragola che imbocchi e poi mordi apprezzando gusto e consistenza.
    
    Sempre più presa con le mani mi impadronivo del seno e lo stringevo e pastrugnavo con forza quelle interminabili tette che si gonfiavano a dismisura scivolandomi dalle dita.
    
    L’eccitazione nel sentire le carni di una femmina fra le mani era forte e più toccavo e più la fame e la voglia aumentavano.
    
    Nonostante la mia inesperienza Alice mi confortava dimostrando piacere dimenando il corpo come una sgualdrinella in calore e più si contorceva e più mi bagnavo e godevo con lei nel farla godere.
    
    “Sei femmina vogliosa e sgualdrina, cazzo quanto sei tanta e desiderabile: ti fai fare di tutto”.
    
    “E tu Monica quanto sei brava e delicata… mmmmmm… sento le mani ovunque come la tua bocca: non fermarti e ...
«123»