1. A scuola di pissing (i parte)


    Data: 15/08/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    ... discretamente…
    
    Perciò, partimmo per quest’altra avventura.
    
    Giunti sul posto, mentre Giorgia si occupò con Perla di far arieggiare la casa, io inizia a raccogliere le attrezzature che ci sarebbero servite…
    
    Scelsi la stanza più adatta, che denominai la “urostanza”, e da essa tolsi qualsiasi suppellettile: niente sedie, niente letti…
    
    Viceversa, un piccolo lavabo, con scarico, era adattissimo per provvedere – alla fine di ogni sessione – a ripulire il tutto.
    
    Il primo attrezzo che posizionai fu una sorta di vasca a bordi bassi, quasi un piatto-doccia. Appoggiai l’attrezzo si quattro robusti sostegni ai lati, di modo che sotto vi si potè inserire un catino di raccolta: lì si sarebbero riversati i nostri fluidi in eccesso.
    
    Poi, mi procurai una capiente caraffa e un bicchiere, due bottiglie da un litro e mezzo ciascuna, il “necessaire” per la depilazione intima e dei teli di plastica.
    
    Insieme a mia sorella, chiusi a chiave la porta della stanza… Le sorrisi… Mi sentivo quasi un novello Barbablu, che stava però per procedere ad eseguire azioni assolutamente incruente.
    
    Il resto della giornata si svolse in una serena tranquillità, andando a visitare parenti ed amici che non vedevamo da tempo… Cenammo e ci andammo tutti e tre a coricare, per temprare le forze per il giorno dopo…
    
    Naturalmente, io e Giorgia non ci facemmo mancare la consueta scopata, durante la quale la mia vacca mi implorò di farla partecipare attivamente.
    
    3. Si comincia!
    
    Era l’alba ...
    ... quando un sole splendente ci risvegliò tutti sudati nei nostri letti… Io e Giorgia eravamo già su di giri, alla sola idea di soddisfare ancora una volta la nostra infinita libido e aggiungere una “tacca” alla sessualità della nostra amica Perla.
    
    Erano le 9.00, facemmo colazione, e poi ci andammo a preparare…
    
    Mia sorella indossò solo un tanga, fatto di un ridotto triangolino trasparente sul davanti (che lasciava intravedere il rigonfiamento della sua bella patata pelosa), raccordato sul suo imponente “lato B” con delle cordicelle che le cingevano i fianchi e scendevano – spaccandole in due – in mezzo ai glutei.
    
    Grazie anche alla sua mole, e a quelle spettacolari tette lasciate libere e trascinate verso il basso dalla gravità, risultava essere ancora più sexy del solito...
    
    Io, invece, ero già pronto: completamente nudo, e con i miei “gioielli” penzolanti tra le gambe…
    
    A Perla, invece, chiedemmo di indossare un abitino di pizzo bianco, con una profonda scollatura a “V” sia sul davanti che sul dietro, che le scivolava liberamente fino al ginocchio disegnando perfettamente le sue generose curve, ma che lasciava celate molte delle sue grazie.
    
    Per questa giornata, le ordinammo di non indossare biancheria intima…
    
    4. Primo giorno: la pioggia dorata.
    
    Ci preparammo adeguatamente al nostro ruolo di “istruttori”: già da alcuni giorni prima avevamo evitato di ingerire alimenti che potessero sviluppare eccessivi cattivi odori nell’urina, e quella mattina consumammo due ...
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