1. Lesbian interracial


    Data: 14/08/2023, Categorie: Lesbo Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    Apri la porta all’ospite inatteso. ‘Chi mai sarà che suona, ora?’
    
    Il tuo sguardo corrucciato si fa dolce e ti apri in un sorriso candido, che risalta sulla tua pelle scura.
    
    Non serve nessuna parola e lo sguardo diventa mieloso.
    
    Allunghi le tue braccia e mi avvolgi, mi stringo a te, sento i tuoi grossi seni sui miei.
    
    Ti cingo i fianchi e mi appiccico al tuo ventre, un abbraccio affettuoso di inizio anno.
    
    Nessuna telefonata o messaggino su whattsapp, solo una visita senza preavviso e senza parole.
    
    Sento ora il calore del tuo corpo, mi hai slacciato la giacca e ci stringiamo in un abbraccio senza tempo.
    
    Un abbraccio così lungo che mi sembra di essere rimasta in apnea, mentre gli occhi si fanno lucidi per l’emozione.
    
    La giacca cade ai miei piedi, la borsetta per terra, e mentre già mi baci il collo riesci ancora, con le mani, a sollevarmi il golfino. Le mie, di mani, sono già sotto la tua maglietta, a contatto con la tua pelle solare, il grande sole dell’Africa.
    
    Abbandono il capo sulla tua spalla mentre ancora mi spogli, silenziosa e impaziente, sulla soglia della tua casa. I baci mi fanno fremere e non riesco nel mio intento di slacciarti la gonna di panno dai colori vivaci. Solo le dita si contraggono affondando nei tuoi fianchi; chiudo gli occhi e ricostruisco con la mente il percorso delle tue mani sul mio corpo, per liberarmi dei vestiti che ti ostacolano.
    
    Quando sono ormai in mutande e maglietta e già i tuoi occhi vogliono cibarsi dei ...
    ... miei seni, mi tiri in casa e chiudiamo la porta. È già passato una volta l’ascensore. Chi era dentro non può non averci visto e non vorremmo che alla prossima riunione di condominio venisse votata una mozione speciale.
    
    Ora sono io che mi impongo e ti sfilo la maglietta, la tua gonna ti abbandona, i sandali volano e baciandoci sulle labbra, a tastoni, ad occhi chiusi indoviniamo il percorso che ci farà approdare sul tuo letto.
    
    Quando ci arriviamo ho solo un paio di slip a difendere la mia nudità, ma già tu stai facendo strage di baci sui miei seni. Con due dita libero il tuo petto e ci sogliamo sulle tue lenzuola.
    
    Prendo in mano il tuo seno pieno e gonfio, lo sollevo e lo strizzo, mentre le lingue ritrovano sapori quasi dimenticati. Sapori sempre nuovi, aromi irresistibili, dal continente nero all’estremo oriente.
    
    Incensi al sandalo del Senegal si mescolano agli aromi di cannella ed anice stellato del nord del VietNam.
    
    La tua lingua rosa chiaro, piccola fragola nel mare di cioccolato, mi perseguita inseguendomi, mi sfugge dalla bocca per farsi ritrovare sui miei seni, sul collo e sulle ascelle.
    
    “Piano, chocolat, mi consumi!”
    
    “È un anno che non ti succhio, muso giallo!
    
    “Uè! Peste nera!”
    
    Ma Jadine mi ribalta vincendo ogni mia resistenza, mi strappa a morsi gli slip ed affonda tra i miei peli.
    
    “Amore….” Mi entra fra le cosce, quella lingua vorace, prensile. Con le mani mi risale sui seni, straziandomeli, mentre io soffoco ogni gemito in un respiro ...
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