1. Io e la cugina matura (iv) – doppia penetrazione


    Data: 11/08/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    ... Fui tentato di accostarmi e succhiarle il suo nettare mieloso, ma resistetti, per vedere dove sarebbero andati a finire…
    
    I due le vennero dentro, tanto copiosamente che il suo addome si dilatò… Uscendo da lei, le dissero, con fare spregevole:
    
    - “Cagna, quello che hai avuto è solo un piccolo anticipo!”.
    
    Poi, la afferrarono con grande energia e la rivoltarono, pancia sotto, mettendola alla pecorina…
    
    La tirarono indietro prendendola per il bacino, ed esposero meglio il culo e le grandi labbra: era pronta per ricominciare, e questa volta di “doppiette” se ne susseguirono molte, coinvolgendo tutti coloro che ne avevano voglia.
    
    Gli altri, introdotti nella sua bocca, le scopavano pure quella, lasciando poi che la sborra le colasse fuori a fiotti…
    
    La cugina non era mai stata, prima, sottoposta a così tante eiaculazioni, ne a così tante dilatazioni… E non furono queste nemmeno le ultime…
    
    Infatti, i baldi maschioni si diedero ancora una volta il cambio: non ebbe nemmeno il tempo di respirare, che si ritrovò una cappella spinta nuovamente contro il buco del culo e in men che non si dica tutta in fondo al retto…
    
    Credette fosse “normale amministrazione”, e invece… un altro glande, lucidissimo e violaceo, puntò decisamente anche lui lo stesso orifizio.
    
    Subito, cercò di indirizzarlo nel buco “giusto”, ma il legittimo proprietario lo rimise in posizione, si fece largo lungo l’asta dell’altro, e spingendo riuscì agevolmente a superare lo sfintere, che sembrava ...
    ... essere preda di spasmi inarrestabili.
    
    Subito, i due iniziarono a pompare poderosamente quel canale, fino ad irrorarlo e a rendere più fluido il doppio movimento.
    
    Quando ne uscirono, il buco stretto si era trasformato in una autentica voragine…
    
    8. Ciliegina sulla torta.
    
    Intanto, un uomo di colore, che sin qui era rimasto in disparte, avanzò verso Barbara che nel frattempo era stata “svuotata” da tutti quei pulsanti pali di carne.
    
    Le fece mettere le mani a coppa, e con garbo vi depose dentro i suoi “gioielli”… Erano grossi e gonfi come non mai, ma Barbara seppe come trattarli: iniziò un massaggio lento con i polpastrelli dei due pollici, li baciò sfiorandoli appena con le labbra… Li succhia, assestandoci anche rapidi morsetti…
    
    Poi, quel “massaggio” si fece sempre più rapido ed energico, finchè la verga divenne durissima… Ora si poteva ricominciare, la “giostra” era pronta!
    
    Il nero, stando con le gambe ben piantate a terra, la sollevò tra le sue braccia, e – restando in piedi – cercò di “depositarla” sul suo cazzo.
    
    Barbara si guardò tra le gambe, ed ebbe un attimo di paura, poi gli disse:
    
    “ E’ troppo grosso, non può entrare, così mi squarti tutta“.
    
    Mentre pronuncia queste parole, vedo nei suoi occhi un misto di paura e desiderio…
    
    E lui, con un insolito tono di voce rassicurante:
    
    - “Sei fradicia, vedrai che scorrerà dentro come una lama calda nel burro”.
    
    Nonostante sia ormai stata ben aperta da tutti i piselli che le erano entrati dentro quella ...
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