1. Io, mia moglie e il suo amante


    Data: 11/08/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: diklover, Fonte: Annunci69

    Io – Salve, mi chiamo Piergiorgio e ho 42 anni ma quando ho conosciuto mia moglie Mara ne avevo 28. La mia sessualità è sempre stata un po' ballerina, nel senso che mi capita di attraversare periodi in cui mi piacciono le donne ad altri, altrettanto lunghi, che sogno un bel maschione da carezzare e da cui farmi sbattere ben bene. Ho avuto anche una relazione di sei mesi con uomo, due anni prima di conoscere mia moglie. Un bravo chef di due anni più grandi di me e un po' sovrappeso. D’altronde hanno sempre solleticato la mia fantasia i lottatori di sumo. Quando li vedo esibirsi in TV il mio solo desiderio è di toglierli quello straccio copri pube e carezzargli il cazzo, per poi stendermi sopra e farmi inculare. Con lo chef ci siamo sedotti come ragazzini e ci incontravamo furtivamente. Ci baciavamo con passione, poi ognuno andava alla ricerca del cazzo dell’altro per poi inginocchiarsi e succhiarlo avidamente. Ci scopavamo di fretta, quasi sempre in piedi, e pur essendo entrambi passivi ero io che prendevo l’iniziativa e mi piegavo ai suoi piaceri. Un paio di volte siamo andati in hotel lontano dalla nostra città, e lui passava ore a truccarsi da donna, ma poi ero sempre io a fargli dei lunghi pompini e farmi aprire il culo dal suo cazzo.
    
    Mara – Quando ho conosciuto Piergiorgio mi sembrava un ragazzo dolce e simpatico. Il nostro non è stato vero amore, ma piacere di stare insieme. Così abbiamo finito per sposarci, però presto ho capito che aveva delle ambiguità, come il ...
    ... fatto che mi chiedesse di mettergli in dito un culo mentre mi scopava, perché così gli veniva più duro. Poi ha iniziato a regalarmi dei vibratori, chiedendomi di usarli davanti a lui anche nel culo. Di fronte alle mie ritrosie iniziali ha detto che era semplice e mi ha fatto vedere come fare, finché non scopavamo più senza che lo penetrassi con un vibratore sempre più grande e venoso. Finché un giorno, con un giro di parole, mi ha chiesto di andare con altri uomini, ed io che in fondo sono un po' troia mi sono sentita stuzzicata, senza però farlo a vedere. Un rappresentante, sulla quarantina e leggermente brizzolato, che viene ogni settimana a trovarmi nel mio negozio, mi faceva da tempo una corte insistente, e mi sono sentita più volte tentata di accettare i suoi inviti. Quando l’ho detto a Piergiorgio a lui hanno brillato gli occhi ed ha esclamato: «Ma certo che devi accettare! Preparo io una bella cena per tutti, poi tu ti fai scopare come meglio credi». Quando però gli ho risposto che per i primi incontri era meglio andare nel suo albergo, ci ha pensato un po' su e mestamente ha detto: «Va bene, capisco. Però la mattina mi racconti tutto, nei minimi particolari». Così la mattina dopo, a colazione, mi costringeva a rivivere la notte d’amore. Quando dicevo che lui era disteso nudo sul letto e mi avvicinavo felpata per baciarlo ovunque mentre gli carezzavo le palle e il cazzo, per poi scendere a odorarlo e succhiarlo, la sua domanda era: «E dimmi, ti piaceva? Ti piaceva?». ...
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