1. Da poker galeotto a settimana da galeotti.


    Data: 09/08/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Lucrezia, Fonte: EroticiRacconti

    Piove, che strano è solo una settimana che piove, ironizzai; in realtà passare questa settimana con voi è stato un vero piacere.
    
    Era iniziata con un pokerino tra amici, uno strip poker a dire la verità proposto dalla vulcanica Yuko, poi dato che pochi di noi avrebbe lavorato in questa settimana, proposi di rimanere a casa mia per una vacanza alternativa.
    
    Non tutti hanno aderito, altri si sono avvicendati, Vandal ad esempio dopo l'exploit a poker finito tra le cosce di Yuko ci ha salutato asserendo che aveva da lavorare ad un progetto che sta seguendo.
    
    Pazienza dissi, siamo comunque in quattro, se vi va possiamo organizzarci qui.
    
    Al Rosso non parve vero di rimanere in una casa con quattro donne e tutte nude tra l'altro, anche per Yuko la cosa era fattibile, quindi sentito il pare affermativo della mia girl, decidemmo di proseguire, uniche regole, non fare troppo casino e niente vestiti, a sì e niente inibizioni.
    
    Stabilite le regole ci buttammo dove capitava in salotto, a chiacchierare; eravamo stanchi dopo le performance del pomeriggio e non c'era certo fretta di fare cose.
    
    Io ero sdraiata sul tappeto, gambe piegate, una poggiata sul ginocchio dondolava verso il piede pure dondolante di Yuko.
    
    Iniziammo una giocosa schermaglia con i piedi a cui presto si unì anche la Gió.
    
    Ridevamo come scene, poi ad un certo punto presi una botta più forte su uno stinco e dovetti urlare.
    
    Non so da chi proveniva ma Yuko decise di farsi avanti a chiedermi scusa, non ...
    ... so se fosse stata lei, ma probabilmente aveva trovata la scusa per interrompere il gioco e venirmi sopra gattonando.
    
    Me la trovai faccia a faccia, io stesa e lei sopra di me, i seni che sfioravano i miei danzando, le sue gambe che sfioravano le mie, il suo viso, i suoi occhi scuri che sprofondavano nei miei.
    
    Guardai per un attimo Giovanna che si era messa comoda sul divano, sorrideva in modo beffardo, compresi che mi dava il via a giocare; cercai anche il Rosso, ma era seduto dietro di me e non potevo vederlo.
    
    Riportai gli occhi in quelli di Yuko, le sorrisi, lei no, aprii la bocca e lei mi riversò dentro un po' di saliva, io l'assaporai voluttuosa, poi risi pensando ancora ad uno scherzo, ma Yuko non scherzava più, mi sputò sul sorriso.
    
    Non era uno scherzo, era il preludio a qualcosa di serio, tirai fuori la lingua e Yuko ci si avventó sopra.
    
    Mulinammo le lingue una contro l'altra in un balletto degno del Bolshoi, ma no che dico, del peggior garage gang, ci succhiavamo le lingue con un rumore fragoroso, ci facevamo insomma, dei veri e sontuosi pompini alle reciproche lingue, ci scambiavano baci profondi esplorando le rispettive cavità orali.
    
    Non capivo più un cazzo, non percepivo altro che le sensazioni derivate dai focosi baci, non sentivo nemmeno il suo corpo sul mio, ero come in trance e più baci di quel tipo ricevevo e più ne volevo, non avrei mai detto basta.
    
    Poi in un attimo di lucidità riuscii a riportare lo sguardo su Giovanna. Cazzo sì stava ...
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