1. Fissazione Indecente


    Data: 01/08/2023, Categorie: Masturbazione Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti

    ... valutarlo solo per lo sfizio di aggiungerlo alla lunga lista di chi non mi piace, ripensando a ciò che invece di te mi piace!
    
    Sei bello tu, sei sexy. Carnale, passionale, sei sporco, animale. E sensuale. Quando cammini, quando mi guardi, quando mi tocchi, quando mi parli. E la sola idea di averti davanti, nella posizione lasciva in cui mi trovo, mi riporta a fantasie pesanti che mi fanno eccitare e bagnare.
    
    Se fossi tu quello che mi sta passando accanto in costume, se avesse il tuo corpo, le tue spalle, il tuo culo, avrei già scoperto i capezzoli duri. Gli chiederei di fare l’amore.
    
    Qui, sul lettino.
    
    Mi giro sul lato per guardare Stefania e si, si, la guardo perché vorrei che lei ci vedesse.
    
    Precisamente vorrei i suoi occhi addosso nel momento esatto in cui ti abbasso i pantaloncini e ti caccio fuori il cazzo. Il cazzo duro che sa di acqua di mare. Scivoloso e salato come la tua pelle bagnata. Vorrei che sentisse il rumore che faccio quando ti succhio, quando ti lecco e ti prendo, spingendoti tutto dentro, fino in gola. Vorrei che vedesse che bucchini ti faccio e come li faccio, come sputo e come ingoio.
    
    Sono sicura che mi scoperesti la bocca senza ritegno e senza mai distogliere lo sguardo da lei. Lei che sarebbe eccitata, vogliosa, curiosa. Di te, di me, di noi.
    
    Allaccio il costume in fretta, devo fare assolutamente un bagno, dare sollievo a questo corpo in fiamme, toccarmi. Stefania ha le cuffiette, neanche glielo dico. Questo è il mio assolo e non ...
    ... accetto comparse. L’aria ora mi sembra rovente, corro sulla sabbia bollente e veloce mi tuffo in acqua, è fredda e sento la carne inturgidirsi.
    
    Cazzo, il mare! Che fissazione indecente.
    
    Non riesco proprio a stare buona. Le dita prepotenti scivolano veloci fra le cosce, penetrando la fica gonfia e accogliente.
    
    Mi giro dando le spalle alla spiaggia, alla riva, ai bagnanti ignari. Sento di avere il viso stravolto, allargo le gambe e poi le richiudo, le stringo trattenendo e bloccando la mano nelle mutande.
    
    L’acqua mi accarezza e nasconde la mia voglia malata, voglio fare sesso, ora.
    
    Ed eccola qui, l’immagine oscena che mi fa sempre godere.
    
    Sei di fronte a me, ti avvicini piano, sfiorandomi prima con i piedi.
    
    Il cazzo spinge nel costume, lo tocco ed è durissimo. Lo sento premermi addosso, mi giri intorno, me lo appoggi dietro. La tua pelle bagnata si attacca alla mia, le gambe si intrecciano sott’acqua e le tue mani sulle mie mani, giocano con i laccetti del costume. Me lo fai sentire appena, spingi sulla mia carne, con un braccio intorno alla vita mi stringi a te sfiorando di continuo le tette.
    
    Te l’ho detto mille volte, il tuo corpo bagnato mi manda fuori di testa. E toccarci in acqua, fra la gente, prenderti il cazzo in mano. Sentirlo scivolare fra le cosce con la voglia di prenderlo dentro, farmi accarezzare.
    
    Sentirti addosso e impazzire dal desiderio, come ora, che spingo e spingo forte.
    
    Per venire, godere.
    
    Il sole è alto in cielo, picchia e ...