1. Guardare e non toccare


    Data: 20/07/2023, Categorie: Masturbazione Autore: Crowley, Fonte: EroticiRacconti

    ... la doccia adiacente a quella che aveva scelto la ragazza per esserle il più possibile vicino. Abbassai il costume ed iniziai subito a mastrurbarmi, ero già duro e non vedevo l'ora di liberarmi. Passò qualche istante, mi sarei aspettato di sentire il rumore dell'acqua della doccia della mia vicina, invece iniziai a sentire un respiro affannoso trattenuto a stento e un rumore di stantuffamento sulla pelle umida, sentii il sangue ribollirmi nelle tempie, rialzai il costume rimettendo dentro a fatica il mio arnese e accertandomi che nessuno fosse in giro, tornai nella metà delle donne per sentire meglio cosa stava succedendo. L'asciugamano che prima indossava era appeso fuori dalla doccia insieme ai due pezzi del bikini che indossava al di sotto. Mi accostai alla porta per cogliere ogni rumore proveniente dall'interno e che ora sentivo chiaramente accompagnato da un gemito strozzato, intervallato dal rumore di gocce d'acqua che cadevano sul pavimento. Stavo esplodendo quando improvvisamente il rumore si interruppe per qualche istante e la serratura scattò gelandomi il sangue nelle vene. Mi aveva sentito.
    
    La porta si aprì leggermente sospinta da una mano che arretrò immediatamente. Timidamente mi affacciai all'interno, la scena che mi si presentò era lei con la schiena inarcata appoggiata al muro piastrellato, il corpo matido per il bagno di sudore, i capelli scompigliati e il viso completamente arrossato. Con la mano sinistra si stringeva il seno destro, sodo e chiaro con il ...
    ... capezzolo che faceva capolino tra l'indice e il medio mentre con la mano destra si esplorava avidamente con indice e medio. Le gambe strette e tremanti, ai piedi le era rimasta solo una delle infradito che portava mentre con il piede scalzo arricciava le dita sul pavimento freddo. L'interno delle cosce fino alle ginocchia era umido e lucido per lo sgocciolio degli umori che sgorgavano dal suo sesso. Mi fece cenno di entrare e di chiudermi la porta alle spalle, poi in un inglese incerto mi disse che era fidanzata e che ognuno avrebbe dovuto fare da sè. Io concordai: non avrei mai pensato di andare oltre e che era molto di più di quanto mi sarei aspettato quando ero uscito per una semplice passeggiata.
    
    Alla fine si presentò, sfilandosi lentamente le dita e porgendomi la mano che stava usando per masturbarsi. Quando la strinsi sentì che era fradicia e lei rise maliziosamente pensai di impazzire. Si chiamava Madeleine.
    
    Ritirò sinuosamente la mano per riprendere a darsi piacere: quando si penetrò nuovamente con le due dita che stava usando prima gemette. Non aspettai un attimo ad abbassare il costume, che mi scivolò immediatamente alle caviglie, fui ricambiato da un'espressione stupita, dato che il mio membro era sul punto di scoppiare. Calciai via costume e infradito e con la mano ancora imbrattata e perfettamente lubrificata dai suoi umori iniziai a masturbarmi a mia volta, divorandola con gli occhi mentre si contorceva sudata appoggiata alla parete della doccia. Lentamente ...