1. L’Orientale


    Data: 15/07/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: DukeGB, Fonte: RaccontiMilu

    Il nostro rapporto se così lo possiamo chiamare, tra la piccola cinesina Jiang Ying e me era di semplice amicizia, anche se da parte sua era pur sempre interesse, ma con il passare delle volte che ci incontravamo, un certo affiatamento si stava creando. Erano oramai tre anni da quando ci eravamo incontrati la prima volta, e da quella ci eravamo persi l’uno nell’altra innumerevoli volte.
    
    Quante volte arrivò a casa mia in lacrime per la situazione precaria del suo alloggio e sfruttata da connazionali cinesi. Ci stavo male per non riuscire a trovargli un’occupazione che le permettesse di uscire dalla sua situazione. Spesso prima che se ne andasse le davo più del pattuito, così, tanto per aiutarla come potevo.
    
    Non so se lo capì mai, ma per me era l’unico modo che avevo per togliergli un po’ di grigio dalla sua vita grama.
    
    Poi iniziammo a stare insieme un paio di giorni ogni volta, per un viaggio liberatorio per entrambi in quel paesino sulla sponda del grande fiume, patria del lambrusco, dei meloni e del risotto alla pilota.
    
    Alcune volte andammo a mangiare in quelle feste popolane organizzate in piazza dal comune, e spesso le feci assaggiare le specialità mantovane così similari per tipologia di cucina a quella cinese per via dell’uso frequente dell’agro dolce.
    
    Ricordo ancora le lunghe passeggiate nella piazza di Mirandola gustandoci un gelato, ed il ripensare ai danni causati dal terremoto di due anni fa mi stringe ancor più il cuore per il cambiamento del ...
    ... volto di quella cittadina ove eravamo stati così bene insieme.
    
    Ho ancora un ricordo struggente di quella tarda serata dopo un pomeriggio a girovagare per le vecchie vie della cittadina, la pizza mangiata in un simpatico localino trovato per caso, accompagnata da un vinello strepitoso scoperto allora, il Lugana.
    
    Una favola, un nettare, e come ci spronò quel nettare nelle nostre effusioni amorose del dopo cena.
    
    Quella volta avevamo deciso di farci un giro dopo cena per le oramai silenziose e deserte viette del vecchio centro ove vi erano lunghi porticati poco illuminati. Nelle zone in ombra la incollavo al muro baciandola lungamente mentre le mie mani passando sotto i suoi vestitini alquanto démodés, sfilandole gli slippini hello kitty e lei passivamente lasciava fare, per poi sditalinarla a lungo e sentire l’eco dei suoi gemiti che si perdevano sotto le arcate silenziose del porticato.
    
    Quella sera colpa del Lugana appena scoperto, alquanto brilli tutt’e due, dopo averle tolto i suoi buffi slippini, standole dietro le rialzai il vestitino e la masturbai così su due piedi. Ci incamminammo lentamente per il lungo porticato mentre le mie dita dentro lei le strappavano gemiti e piacere.
    
    Quale fu la nostra sorpresa quando giunti alla fine del portico, nell’attraversamento di una viuzza, sbucarono dalla stessa improvvisamente due ragazze che ci scoprirono in quella posizione. Ma non volli togliere le mie dita dalla oramai sbrodolosa figa di Jiang Ying, anzi la sditalinai ...
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