1. Negli occhi e sulle dita


    Data: 17/06/2023, Categorie: Masturbazione Autore: Giulia LiberaMente, Fonte: EroticiRacconti

    Il tocco del lenzuolo mi sfiora la pelle umida della schiena. Sono sudata, fa dannatamente caldo.
    
    Ho gli occhi spalancati nel buio della camera da letto di Stefano, il mio ragazzo che dorme supino accanto a me.
    
    Amo l'estate e adoro il caldo, ma non di notte quando l'afa e l'umidità tolgono il fiato e il sonno.
    
    Sbuffo e mi volto verso di lui per accarezzargli il collo con l'indice. È davvero carino quando dorme, con quel suo sguardo sereno e rilassato da angelo.
    
    Sorrido nell'oscurità, sperando che si svegli per poter chiacchierare un po'; abbiamo fatto l'amore solo poche ore fa, dopo cena, e so bene che non potrebbe esserci possibilità di un bis. Sto con un ragazzo che mi ama da impazzire, un ragazzo devoto a me come se fossi la sua principessa. Non ho alcun dubbio che per me farebbe qualsiasi cosa, se solo glielo chiedessi.
    
    Sospiro. Non proprio tutto...
    
    Avere accanto una persona come lui è una fortuna, qualcosa che donne e uomini pagherebbero per avere; perché la profondità del suo amore per me riempie il cuore e mi sa dare un senso di sicurezza mai nemmeno sul punto di vacillare. Eppure tutto questo non mi basta più.
    
    Non mi basta da quando ho conosciuto Fabio, col suo carattere e con il suo modo di essere diametralmente opposto, diretto e autoritario. Quando l'abbiamo fatto in università ho avuto chiaramente la sensazione di essere solo una delle tante, una preda e non una principessa.
    
    Però perché questo mi ha eccitata tanto?
    
    Chi farebbe scambio ...
    ... fra lo stare su un piedistallo con la corona in testa per mettersi in ginocchio con un guinzaglio al collo?
    
    Alzandomi per andare in cucina a bere un po' di acqua gelata mi ripeto che è assurdo, che nessuno sano di mente lo farebbe.
    
    E allora perché continuo a pensare a lui, quando studio, quando riposo, persino quando sono a letto con il mio ragazzo?
    
    Perché ci sto pensando anche ora, seduta a gambe larghe su una sedia della cucina mentre mi sfioro le cosce con la bottiglietta fredda?
    
    Chiudo gli occhi e scosto appena un lembo delle culotte nere che, insieme a una canotta bianca aderente, costituisce tutto il mio abbigliamento. È un gesto involontario, non cercato ma figlio dell'eccitazione spontanea di quel ricordo ormai indelebile.
    
    Ho. Tradito. Stefano.
    
    Quelle tre parole formano un concetto che dovrebbe atterrirmi, spaventarmi, contorcermi le budella per il senso di colpa. Ma non lo fanno, anzi. Fanno l'esatto contrario.
    
    Quando mi ripeto che sono una traditrice, che sto mandando tutto a puttane, che ho ficcato un coltello nel cuore della persona più buona del mondo - alle sue spalle e senza intenzione di ammetterlo - il mio corpo freme, la saliva si asciuga e il battito accelera.
    
    Mi eccita da morire aver tradito.
    
    È con quella consapevolezza, ormai innegabile e scolpita nella mia mente, che inizio a sfiorarmi l'interno coscia con i polpastrelli della mano destra, mentre l'indice e il pollice della sinistra cercano i miei capezzoli da sopra il cotone ...
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