1. Accanimento bramoso


    Data: 15/06/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Lesbo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Monica si confida aprendosi, sbottonandosi e rivelandosi, credendo ampiamente nelle favole, perché fin da bambina sognava principi e cavalli bianchi che l’avrebbero condotta al castello, posandola in conclusione su d’un letto di piume e ricoprendola di baci e di fiori. Oggi Monica è a dire il vero una donna apprezzata, alquanto quotata e stimata, ha un lavoro, un marito e tante incombenze da compiere, tanti doveri, tanti incarichi e parecchie responsabilità alle quali deve far fronte. I momenti di pace sono pochi, gli attimi di tranquillità che trascorre sdraiata sul letto ogni tanto riemergono, quando riesamina i suoi sogni di ragazza, quando ancora contava le ore e i giorni in cui sarebbe arrivato il principe azzurro. Mario è sopraggiunto invero a cavallo della sua nera motocicletta, Mario ha visto Monica e ha deciso che sarebbe stata sua.
    
    Erano entrambi giovani in quel tempo, quelle carezze furtive e prudenti, scambiate peraltro reciprocamente in maniera focosa nell’oscurità dei portoni, le mani inesperte e finanche maldestre che s’insinuavano ambiziose e insaziabili in ogni apertura, in ogni umido e sconosciuto anfratto, erano la promessa d’una smania ansiosa, che non tardava a sfogarsi per entrambi. Quegli orgasmi rubati alla notte, quelle parole gustate come caramelle, quella pelle sudata di piacere erano sia per Monica che per Mario, l’estasi e il visibilio indimenticabile dei venticinque anni che non ritornano più.
    
    Nell’epoca attuale, Mario è un commercialista ...
    ... affermato e assai stimato, il nero e roboante cavallo di ferro è stato sostituito con una fiammante macchina sportiva, gli orgasmi rubati alla notte al presente sono soltanto deboli amplessi ritagliati nelle pause di lavoro, le parole di miele e di sole, si sono trasformate in fiacchi e scoloriti messaggi attaccati sul frigorifero in cucina, i sogni di Monica sono solamente le pagine del diario, ingiallite e sbiadite riposte nel fondo d’un elegante comò.
    
    Il mese scorso, Monica è venuta da me per comprare un sogno, è stata per ore a rovistare tra gli scaffali della mia libreria, alla ricerca di questo strano libretto.Io la guardavo mentre la gonna bianca tirava sui fianchi generosi, eppure lei non cercava di spingerla giù come ogni brava ragazza farebbe al cospetto d’un maschio intenta a guardarla, perché d’altronde là dentro c’eravamo soltanto noi due nell’afa di luglio all’ora di pranzo in quel negozio semi vuoto.Ho visto il seno tirare dentro la soffocante camicetta bianca, che lei ha leggermente sbottonato con la naturalità e la semplicità d’una bimba innocente. Perché Monica dovrebbe avere riguardo davanti a un’altra donna? Dietro al bancone, infatti, ci sono unicamente io, perché lei non sa da quanto tempo io sto desiderando e fremo per quelle cosce e per quel magnifico sedere sodo.
    
    Io m’avvicino per darle una mano, il titolo di questo volume non mi è nuovo come non lo è il caldo e il gonfiore che sento crescere nella pelle. Monica mi esamina con quello sguardo da ...
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