1. Nascita di una schiava Capitolo Uno


    Data: 29/05/2023, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: theeye01, Fonte: RaccontiMilu

    ... un Suv gigantesco, ci dirigiamo verso il bar, beviamo, passiamo un paio di ore a parlare e a ridere. Pago e torniamo all’auto, in pochi minuti torniamo nel parcheggio dove ci siamo incontrati. “Devi andare via subito? Mi fumo una sigaretta poi vado” “No tranquilla fai pure, anche se lo sai che non dovresti fumare” Ricominciamo a parlare di tutto fino ad arrivare al nostro argomento preferito, il sesso. “Sai non me lo sarei mai aspettato da un ragazzo come te, cosi perfetto” “Cosa?” “Che ti piaccia il BDSM” “Be’, anche io porto un armatura, non lo sa nessuno a parte te” Silenzio di tomba. Sonia rompe il ghiaccio “C’è una cosa che devo fare prima di andare” Non ho nemmeno il tempo di rispondere che le labbra di Sonia sono sulle mie, rispondo al bacio, le prendo la testa tra le mani e proseguo a baciarla appassionatamente, ho preso la mia decisione Lei sarà mia a tutti i costi che si fotta pure la coscienza. La inizio a palpare, un seno, poi subito dopo le strappo le mutande e inizio a toccarla, mugola di piacere lo voleva da mesi. “Tu da ora in poi sarai la mia schiava” “Sì” “Succhiamelo, subito” Mi leva i pantaloni e le mutande, il mio cazzo nella sua bocca ci sta magnificamente, è brava. “Fai la brava ...
    ... fammi vedere che lo prendi tutto in bocca” “È troppo grosso” Con ghigno malefico le rispondo “Te lo insegnerò io” Stringo forte i suoi capelli, inizio a darle il ritmo, non riesce a prenderlo tutto ma con la bocca ci sa fare. Faccio passare una mano dalla sua testa alla sua schiena fino ad arrivare piano piano al culo, partono due forti schiaffi sul culo, “ci divertiremo molto insieme”, sfioro il suo buco del culo “soprattutto con lui” Mi dirigo ancora la sua figa è un lago, voleva essere sottomessa da me. “Ti piace il mio cazzo?” “È il più buono che abbia mai preso”
    
    Aumento il ritmo della mano avida prosegue a succhiare fino a che ha un orgasmo sconquassante, non riesce più a comandare il corpo, trema per alcuni secondi fino a fermarsi. Il tremolio lascia il posto ad un profondo senso di pace e tranquillità. Non le era mai capitato. All’improvviso vede l’ora sulla macchina sono le 21.40 circa, “Cazzo è tardi, devo andare”, ci rivestiamo ci ricomponiamo.
    
    Scendiamo, la blocco da dietro, la faccio girare e guardandola negli occhi la bacio fino a farla calmare e sciogliere i nervi, “ecco, così, rilassata mi piaci di più”. Ci salutiamo e la lascio partire.
    
    Racconto di theeye – theeye01@outlook.com 
«12»