1. L’eredità e i suoi vincoli 5


    Data: 28/05/2023, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... trovare un giorno l’occasione per vederci tutte e due nude su un letto in adorazione del tuo amore e darcene tanto da distruggerci insieme? Non sarebbe più bello, più nobile, più dignitoso, più esaltante? Pensi sempre e soltanto in negativo, povero il mio inaridito amore.”
    
    “Bada che i nostri legittimi coniugi stanno tornando; nemmeno un bacio posso darti … “
    
    “Rimandali tutti a domani sera; ti soffocherò d’amore!”
    
    “Non ero io, quello che non sa fare sesso ma solo dare amore’”
    
    “Con quello ti soffocherò; e adesso sta zitto perché sono già troppo bagnata … “
    
    Lo sguardo che si scambia con Maria dice tutto; c’è l’intesa e domani Anna tornerà mia per un notte; solo all’idea, non solo mi si gonfia il cuore d’amore ma anche lo slip, perché il fratellino si alza e preme; mia moglie osserva, sorride e mi fa segno che, poi, a casa, saprà bene come partecipare alla mia libidine; la notte sarà piena di fuochi d’artificio.
    
    Il pomeriggio seguente, Anna mi aspetta all’uscita dall’ufficio, sale con me in macchina ed andiamo al nostro antico nido d’amore; tutto è stato messo in ordine e pulito, segno che è tutto il giorno che lei pensa a quella sera; mangiamo del cibo precotto comprato lungo strada e sin dall’ingresso in casa lei è tornata ad essere la donna che amavo e che mi amava contro ogni logica; sento tra le braccia un corpo agile, forte, più solido di quel che ricordavo.
    
    Mi perdo nella sua bocca e giochiamo per tutta la cena a scambiarci bocconi a toccarci ...
    ... dappertutto; le porgo il sesso da succhiare mentre ingoia un’ostrica e quasi si soffoca per come lo fa sprofondare in gola; mi delizia con lunghe succhiate sull’asta e sulla cappella; quando avverte che sono vicino all’orgasmo, si blocca per far durare a lungo la fellazione; sparecchia tutto di colpo, buttando nella pattumiera avanzi di cibo, piatti, bicchieri, posate di plastica; mi trascina sul letto e mi obbliga a sdraiarmi.
    
    Mi percorre il corpo con le labbra baciando, leccando, mordicchiando, succhiano tutto, soffermandosi molto sui capezzoli dai quali mi strappa feroci scosse di piacere; quando arriva a prendere in bocca il sesso, sento i brividi attraversarmi tutto il corpo fino ad avere una febbre quartana di libidine; salto sul letto come colpito da fulmini; la rovescio sulla schiena e sono io stavolta e cibarmi di lei, del suo corpo, dei suoi punti erogeni, finché la mazza diventa dura da dolermi; allora la appoggio tra le cosce.
    
    Un solo colpo di reni, violento, dal basso in alto, e la cappella urta con violenza la cervice; urla e gode, geme e cola umori di orgasmo; stringe le cosce e la verga è prigioniera della sua vagina che non la molla; i muscoli vaginali stringono il fallo e lo mungono finché l’eiaculazione esplode tra i miei grugniti animaleschi e i suoi lamenti da animale squartato su un altare sacrificale; sento lo sperma correre nell’utero, colpirlo con forza; capisco che accoglie gli spruzzi con lussurioso godimento.
    
    “Non credere di avere finito; Maria non ...
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